Lo scorso 8 marzo è stato presentato il Comitato nazionale del referendum che si terrà il 17 aprile 2016.
Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 10 febbraio 2016, ha approvato il decreto per l’indizione del referendum popolare, fissandolo per il 17 aprile, relativo all’abrogazione della previsione che le attività di coltivazione di idrocarburi, relative a provvedimenti concessori già rilasciati in zone di mare entro dodici miglia marine, abbiano durata pari alla vita utile del giacimento.
Tra i promotori del referendum c’è il disappunto per il mancato accorpamento con le amministrative 2016 di giugno che, oltre ad aver fatto risparmiare sulle spese organizzative avrebbe reso vano l’effetto del referendum che, come accade quasi sempre, potrebbe non raggiungere il quorum utile per essere valido.
QUESTO IL QUESITO CHE SARA’ RIPORTATO NELLA SCHEDA:
«Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia
ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28
dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016)”,
limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del
giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di
salvaguardia ambientale”?».