CAGLIARI. Proprio l’anno scorso, il Parco Geominerario ha ottenuto il riconoscimento UNESCO e si è finalmente dato un piano di gestione, che sta per essere approvato definitivamente. Sono stati fatti i concorsi per l’assunzione del personale e la Giunta regionale ha fissato con chiarezza i compiti del Parco e quelli dell’Igea per non creare sovrapposizioni e favorire la cooperazione tra la società in house della Regione e il Parco stesso. Con l’approvazione della riforma, l’organismo avrà strumenti più efficaci per operare e sarà responsabilità della dirigenza perseguire gli obiettivi istituzionali assegnati.
5 i punti della Riforma: il primo riguarda la limitazione del regime di tutela e dei correlati pareri preventivi sulle opere edilizie che interesseranno i soli siti e complessi minerari e le formazioni geologiche rilevanti. Di conseguenza, negli 81 Comuni del Parco la parte più rilevante degli interventi edilizi non sarà più assoggettata al faticoso parere preventivo del Parco che potrà dedicare le sue energie alle attività più utili. Il secondo punto della Riforma prevede un rafforzamento degli strumenti per valorizzare a fini culturali, sociali e produttivi il grande patrimonio di archeologia industriale dell’Isola. Inoltre, terzo punto, saranno semplificati i controlli e la gestione del Parco. Il quarto punto prevede invece un più ampio riconoscimento del ruolo dei Comuni e della Regione, sia nell’assemblea comunitaria che nella composizione del direttivo. Quest’ultimo sarà aperto anche alla partecipazione di un rappresentante delle associazioni. Infine, il Parco avrà un ruolo scientifico e culturale sull’intera piattaforma geologica della Sardegna.
FONTE: REGIONE SARDEGNA
Via libera alla riforma del Parco Geominerario
Si è conclusa positivamente la Conferenza di servizi decisoria che ha definito i criteri per la riforma del decreto istitutivo e dello statuto del Parco Geominerario.