CAGLIARI. Con l’approvazione della Manovra Finanziaria la Giunta regionale mette a disposizione della Sardegna oltre 7 miliardi e 400 milioni di euro per sostenere la ripresa, favorire lo sviluppo e avviare il risanamento del debito in Sanità, una voragine non più sostenibile che rosicchia 300 milioni in più all’anno rispetto a quanto dovrebbe. Al lavoro fatto in Commissione, che aveva già portato all’azzeramento dell’aumento di Irpef e Irap e al totale rifinanziamento del fondo per le politiche sociosanitarie grazie a ulteriori 30 milioni, si aggiungono gli incrementi deliberati dall’Aula di via Roma: il pacchetto Lavoro mette in campo 1 milione e mezzo in più per i cantieri verdi, altrettanti per i cantieri in utilizzo con i lavoratori socialmente utili, ancora 1 milione e mezzo per i lavoratori in house delle Province e un milione per l’interramento dei cavi telefonici aerei. Per l’Università l’importo aggiuntivo di 5 milioni sarà suddiviso fra legge 26 (2 milioni e 600mila euro), Ersu (1 milione), ricerca dunque legge 7 (1 milione) e Università diffusa (400mila euro). Ci sono poi 930mila euro per la tutela e la promozione della lingua sarda, 600mila euro per il nuovo Fondo Unico che finanzia le Onlus che accolgono gli ex detenuti, 1 milione 400mila euro in più agli Enti locali – ai quali è già destinato il Fondo Unico da 600 milioni di euro – per garantire il funzionamento di scuole civiche di musica, bande e Proloco. Un milione e 600mila euro in più andranno ai diversi teatri della Sardegna, 500mila euro alle biblioteche che saranno così per il 90% a carico della Regione, 400mila euro alle società sportive o che gestiscono campi sportivi per l’acquisto di defibrillatori. Viene garantito annualmente il contributo di 1 milione e mezzo all’anno all’Istituto Zooprofilattico. La seconda Finanziaria della Giunta Pigliaru, infine, risana i debiti delle aziende di trasporto pubblico locale come già fatto per l’Arst e porta al 10% l’Iva per i Marina Resort.
FONTE: Regione Sardegna