Grave atto di razzismo da parte di ignoti a Villacidro. Alcuni adesivi che incitano all’odio razziale con la scritta “Stop ai negri, soldi ai sardi” sono stati appesi nelle vie del paese.
Uno di questi è stato ritrovato da una dipendente nel portone del comune e sul caso interviene il primo cittadino Marta Cabriolu: “Stamattina si è verificato nella nostra comunità un fatto davvero increscioso che il Sindaco e L’amministrazione tutta condannano in modo deciso. Prendiamo completamente le distanze da qualunque atto a sfondo razziale. Non si può mettere in cattiva luce la bontà di un popolo che da sempre ha dimostrato grande sensibilità e grande disponibilità all’accoglienza”.
Un altro adesivo è stato rinvenuto da Samuel Vacca all’esterno del suo negozio di abbigliamento nella via Roma e un altro ancora in un palo dell’Enel nei pressi del semaforo di piazza S’Osteria e, prima di rimuoverlo, il sindacalista Gianluigi Marchionni ha scattato una foto e l’ha pubblica su facebook; in poche ore ha fatto il giro del web raccogliendo incredulità, indignazione e preoccupazione per un sentimento d’odio sconsiderato, carico più che altro di becera ignoranza.
Raggiunto telefonicamente Marchionni afferma: “Credo che denunciare questi episodi sia un dovere fermo perché qualche sciagurato non può infangare il popolo sardo che è sempre stato un crocevia fra le popolazioni e questo serve per tenere alta l’attenzione verso un fenomeno che sarà sempre in crescita e non può permettersi intolleranze da parte di nessuno“. Nel pomeriggio il sindacalista si è presentato presso la caserma dei carabinieri del paese per denunciare l’episodio.
L’On. Siro Marrocu, dal suo profilo facebook commenta la foto: “Non può essere opera di cittadini di Villacidro per questo occorre informare i carabinieri e chiedere indagini immediate per individuare la tipografia che ha stampato la locandina e magari attraverso la videosorveglianza individuare chi le ha affisse!“. In un secondo commento fa sapere che le autorità sono state informate.
Forse solo una bravata o forse il tentativo disperato di qualche disoccupato locale di attirare l’attenzione. Rimane il fatto che fenomeni di questo tipo non vanno sottovalutati perché possono essere un primo campanello di allarme di una situazione che potrebbe sfociare in episodio di intolleranza ben più gravi.
I carabinieri della Compagnia di Villacidro hanno già avviato le indagini per individuare chi ha affisso i manifestini adesivi. (gld)