VILLACIDRO. Attimi di panico lunedì mattina presso gli uffici dei servizi sociali, situati al primo piano della Casa dell’Anziano in via Repubblica. In orario di chiusura è giunta una donna che, armata di un masso, ha frantumato il vetro blindato dello stabile. La donna, assistita da tempo dai servizi socio assistenziali, ha poi infilato la mano oltre il vetro rotto, premendo la maniglia anti panico con l’intenzione di aprire la porta e guadagnare l’entrata alla ricerca del responsabile Roberto Spanu. In questo preciso istante la donna si è ferita al braccio con i vetri appena mandati in frantumi. Resosi conto della situazione Roberto Spanu si è barricato nel suo ufficio, bloccando la porta con l’armadio per evitare che la donna riuscisse ad entrare, e ha telefonato ai carabinieri. Nel frattempo l’assessore ai Servizi 
Sociali Daniela Deidda, avvisata della situazione, ha richiesto l’intervento della polizia locale, prontamente intervenuta sul posto. Uno degli agenti, nel tentativo di bloccare la donna, ha riportato alcune escoriazioni ad un braccio. Subito dopo sono intervenuti i carabinieri e il medico villacidrese Efisio Meloni che ha disposto il ricovero immediato della donna, presso il vicino ospedale di San Gavino, tramite un’ambulanza del 118. La violenta reazione dell’assistita sarebbe avvenuta in seguito alla mancata erogazione dei contributi della legge 162 che regola i finanziamenti in casi di handicap gravi. La donna avrebbe presentato la domanda oltre i tempi predisposti dalla normativa, facendo slittare la sua pratica al quadrimestre successivo. “Il fatto accaduto e’ molto grave- ha commentato l’assessore ai servizi sociali Daniela Deidda – e va inquadrato in un contesto di disagio a diversi livelli. Ai servizi sociali, inoltre, viene chiesto sempre di più ma le risorse sono sempre meno, non solo economiche. Operiamo in un contesto difficilissimo e due assistenti sociali non sono sufficienti per un paese di quasi 15.000 abitanti. Anche l’ubicazione decentrata degli uffici sta rivelando tutti i suoi limiti, in primis per la sicurezza per gli operatori”.
