VILLACIDRO. Discusso, amato, criticato e votato. Si potrebbe riassumere in queste quattro parole il profilo politico di Adriano Muscas. Per la terza volta consecutiva riesce a conquistare una poltrona all’interno del consiglio comunale di Villacidro. Nell’ultima tornata elettorale è riuscito a riscuotere la fiducia dei suoi concittadini con circa 500 preferenze. La candidatura con la lista Alternativa Civica era apparsa fin da subito azzardata: allearsi con chi lo ha combattuto dai banchi dell’opposizione per cinque anni, aveva destato qualche perplessità anche all’interno del gruppo. Non sempre ha condiviso gli ordini ricevuti dai partiti e questo lo ha reso un “cane sciolto” della politica villacidrese, tanto da dimettersi, ad un certo punto, dal Partito Democratico. Scelta che gli costò la poltrona di Assessore nella Giunta Pani. Pare che i rapporti con la nuova Giunta, guidata da Marta Cabriolu, si stiano incrinando a causa di quell’individualismo che lo ha da sempre contraddistinto. La Villaservice e il Consorzio Industriale erano i posti ambiti dall’ex assessore. Dopo aver visto sfumata la possibilità di presiedere la Villaservice, e dopo aver rifiutato un assessorato, la scelta è obbligatoriamente ricaduta sul Consorzio Industriale, magari col tentativo di sostituire Giorgio Danza nello scranno presidenziale. Per ora si dovrà accontentare della carica di consigliere all’interno del direttivo del Consorzio, senza dimenticare che la sua è una delega fiduciaria e in questo periodo pare non ne stia ottenendo tanta! Dopo oltre un mese di tentate interviste e richieste di chiarimenti sul suo nuovo ruolo all’interno del Consorzio Industriale, non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione. Solo in un’occasione gli abbiamo anticipato i contenuti dell’intervista. Gli avremmo voluto chiedere quali sono i progetti che sta portando avanti per rilanciare il Consorzio Industriale, qual è lo stato di salute dell’ente e se abbia mai fatto un accesso agli atti per verificarlo. La sua risposta è stata disarmante. “Io non sono un inquisitore”. Per uno che fa parte di un gruppo politico che porta il nome di Giovanni Falcone (Comitato Possibile “Giovanni Falcone” Villacidro), il magistrato che ha pagato con la vita la lotta contro la mafia, un accesso agli atti dovrebbe essere il minimo per garantire la buona condotta di un ente così strategico per il tessuto socio economico mediocampidanese. Gli avremmo voluto chiedere per quale motivo abbia fatto una visita agli impianti della Villaservice, e con chi abbia concordato tale visita. E rispetto al suo passato ruolo di Assessore all’ambiente nella Giunta Pani, gli avremmo voluto chiedere come sia possibile che quattro allevatori di maiali tengano in scacco tecnici, forze dell’ordine, politici, la Asl e perché questo bubbone non è stato stroncato sul nascere quando lei era Assessore? Chissà cosa direbbe Giovanni Falcone!
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