“E’ stata avviata l’assegnazione delle risorse finanziarie agli 80 Comuni e alle 6 Unioni di Comuni che devono realizzare le reti per la videosorveglianza. In questi giorni le singole amministrazioni stanno ricevendo le comunicazioni ufficiali che precedono l’apertura dei cantieri”. Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Gianmario Demuro nel suo intervento all’incontro, che si svolto a Cagliari, nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’ateneo cittadino, nell’ambito del progetto “Vivi Internet al sicuro”. Il sistema di videosorveglianza, previsto nell’Agenda Digitale della Sardegna e fortemente sostenuto dalla Giunta Pigliaru, è uno strumento che assicura una maggiore tutela della legalità e della sicurezza pubblica. La Regione, in questa fase, mette a disposizione dei Comuni e delle Unioni di Comuni 7 milioni e 150 mila euro. Le opere saranno realizzate in tempi brevi. Sono stati già definiti infatti i progetti esecutivi. Demuro ha inoltre ricordato che “la Giunta regionale considera il piano di digitalizzazione una delle direttrici fondamentali della sua azione politica e sono già partiti gli interventi per realizzare la rete in fibra ottica nelle aree più svantaggiate. In alcuni comuni i lavori sono stati già ultimati, in altri i cantieri sono in una fase avanzata. E’ un grande progetto che va avanti e che deve concludersi entro la prossima primavera. In questo modo viene garantita la piena cittadinanza digitale a privati e a imprese che rischiavano di essere totalmente esclusi dalla possibilità di avere servizi di connettività ad alta velocità”. All’incontro, coordinato dal Prorettore vicario Francesco Mola, sono intervenuti, oltre all’assessore Demuro, il segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali Giuseppe Busia, il deputato Bruno Tabacci, la dirigente della Polizia postale Annamaria Mazziotto e Andrea Stazi, Public policy manager di Google.
RUBRICA
ULTIMI ARTICOLI
APPROFONDIMENTO
Libertà di stampa: “Rari i politici per cui valga la pena scomodare...
COMMENTO. Scribacchini asserviti, canidi di modesto lignaggio e meretrici: è la versione disinfettata – la bava alla bocca può trasmettere malattie - di “pennivendoli”, “sciacalli”...