Il bosco di Bingiomigu, caratterizzato dalle rigogliose mimose, si sta rapidamente estinguendo per la progressiva moria dell’acacia dealbata e di quella saligna, più comunemente note come mimose. Nonostante quest’anno nella zona non si siano verificati incendi, le foglie degli alberi, a partire dal mese di agosto, hanno iniziato ad ingiallirsi portando al progressivo deperimento dell’intera pianta. Ora la zona sud del Carmine si è trasformata in un’ampia distesa di alberi completamente secchi. La causa più probabile potrebbe essere la prolungata siccità e la totale assenza di precipitazioni, anche minime, nei mesi estivi. L’acacia infatti è molto sensibile agli stress da siccità. Non si può escludere però, come causa, anche la presenza di un fungo nelle radici o nella corteccia.
Al di la dell’aspetto estetico ora il problema sarà quello di asportare i migliaia di alberi morti entro la prossima estate, prima che si trasformino in pericolosi inneschi incendiari. Allo steso tempo il suolo nudo ora è esposto agli agenti atmosferici con i rischi idrogeologici che ne conseguono. La consolazione sta nel fatto che la mimosa è una specie introdotta dall’uomo, piuttosto invasiva, che nulla ha a che fare con le essenze autoctone del nostro territorio e in generale della Sardegna, dunque la perdita dal punto di vista botanico è trascurabile. (A. S.)