RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Alla Sindaca, alla Giunta Comunale e ai Consiglieri di Villacidro
Ai Sindaci, alle Giunte e ai Consiglieri di Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini e Sanluri, soci di Villaservice SpA
Al Cda e alla Presidente di Villaservice
Al Cda e al Presidente del Consorzio Industriale di Villacidro
All’Amministratore Straordinario della Provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna
All’Assessora alla difesa dell’ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, Donatella Spano
All’Assessora all’Industria della Regione Autonoma della Sardegna, Maria Grazia Piras
A tutti gli organi di stampa
Oggetto: Richiesta di confronto immediato per discutere delle gravi conseguenze legate al progetto di una nuova discarica e per avviare un serio piano industriale per la zona industriale di Villacidro
A Ottobre 2016 è stato approvato l’aggiornamento del Piano Regionale Rifiuti (http://www.sardegnaambiente.
Cosa dice il Piano Regionale Rifiuti?
Afferma che è precisa intenzione della Regione ridurre ulteriormente la produzione di rifiuto secco residuo e la dimensione delle discariche le quali dovranno servire esclusivamente i territori provinciali. Le discariche dovranno cioè essere progettate per contenere quanto realmente serve e non potranno più esserci discariche regionali, ovvero discariche che raccolgono rifiuti provenienti da tutta l’Isola, come avviene oggi per Villacidro.
Secondo le previsioni del Piano Regionale Rifiuti, il secco che finirà in discarica passerà da un valore attuale abbondantemente superiore alle 200.000 tonnellate/anno, a sole 55.000 tonnellate/anno (di cui 24.000 tonnellate/anno di scorie e ceneri) in poco più di cinque anni, ossia entro il 2022 (pag.21 del Piano Regionale Rifiuti).
In Sardegna, le discariche, tra le operative e in fase di allestimento, sono 5, che potranno diventare addirittura 6; queste, già nel 2022, dovranno smaltire appena 11.000 tonnellate/anno di rifiuti ciascuna;
E il Consorzio Industriale che fa?
Il Consorzio Industriale di Villacidro ha presentato un progetto di realizzazione di una nuova discarica da 1.500.000 (un milione e mezzo) di metri cubi, corrispondenti a circa 1.200.000 tonnellate, e dal costo di 15.000.000 di euro che la Regione ha autorizzato il 6 Settembre 2016 con Deliberazione 48/33 (https://www.regione.sardegna.
Qual è la situazione a Villaservice?
Già nel 2014 la mancanza di sole 6.000 tonnellate di rifiuti sulle 90.000 previste, ha fatto registrare forti perdite alla Villaservice, tanto da costringerla a preannunciare una crisi occupazionale (pag.2 della relazione sulla gestione, http://www.villaservicespa.it/
Qual è il senso allora di una mega discarica che a progetto deve lavorare 60.000 t/a, che però già nel 2014 con 84.000 tonnellate e 16 dipendenti in meno è andata in crisi finanziaria e ora, addirittura, si appresta a spartirsi 55.000 tonnellate di rifiuti all’anno, comprese le ceneri, con altre 4 discariche?
Siamo alle comiche, oppure ci nascondono qualcosa?
Si vuole che Villacidro diventi la discarica d’Italia?
Perché non utilizzare invece i 15 milioni di euro per attuare una politica virtuosa realizzando impianti di separazione e di lavorazione delle frazioni valorizzabili (vetro, plastica, carta, ecc.), promuovendo l’insediamento di centri di ricerca e sperimentazione presso il Consorzio e la zona industriale di Villacidro che potrebbe diventare polo tecnologico di eccellenza, attirando finanziamenti e dando spazio a valide professionalità del nostro territorio?
Alla luce di quanto sopra, per l’assoluta gravità della prospettive future, chiediamo un confronto immediato con gli amministratori locali, con i vertici del Consorzio Industriale, di Villaservice, della Provincia e con le Assessore Regionali della Difesa dell’Ambiente e all’Industria per avviare un serio piano industriale per la gestione della discarica e per la zona industriale di Villacidro.
Assemblea Permanente Villacidro