È con dati alla mano che Compag, la federazione nazionale delle rivendite agrarie, rassicura i consumatori italiani sugli standard qualitativi dei prodotti agricoli che ogni giorno appaiono sulle nostre tavole. E sono proprio i dati scientifici a dimostrarlo, dati che confermano l’Italia come eccellenza nel settore agroalimentare non soltanto per quanto riguarda la varietà e la qualità dei prodotti, ma anche per i minimi livelli di residui riscontrati.
“Ciò che è doveroso – sottolinea COMPAG – è che venga fatto un uso consapevole dei fitofarmaci, tra l’altro utilizzati in seppur minima parte anche nelle colture biologiche”. In Italia questo dato è estremamente positivo e lo stesso Ministero della Salute lo conferma con rapporto ufficiale dove evidenzia che solo lo 0,3% di campioni è risultato essere irregolare su 9000 analizzati. Anche Agrofarma (l’associazione nazionale delle imprese di agrofarmaci), a sostegno di un recente rapporto di Legambiente sull’impiego di prodotti chimici in agricoltura conferma un rapporto dove sottolinea gli elevati gli standard qualitativi dei prodotti italiani. Arriva in questo scenario il monito di COMPAG: è di fondamentale importanza che il consumatore impari a distinguere le informazioni corrette dalle fake news, e soprattutto a valutare la fonte di tali notizie, che devono provenire da un istituto accreditato che sappia valutare i rischi secondo parametri definiti e precisi. Per quanto riguarda l’allarme lanciato da Legambiente in merito alla presenza di residui multipli, Agrofarma ricorda che non esiste alcuna evidenza scientifica rispetto a un effetto negativo sulla salute derivato dalla presenza, sotto la soglia di sicurezza, di residui di più sostanze negli alimenti. Compag sottolinea che secondo gli studi dei principali istituti di ricerca italiani e sulla base dell’esperienza pluriennale che ha condotto l’agricoltura italiana a ridurre in maniera considerevole le quantità di fitosanitari utilizzati negli ultimi 20 anni, la diversificazione delle sostanze impiegate riduce l’impatto sull’ambiente e sulla fauna ed è uno dei principi su cui si basa la difesa integrata. Inoltre la stessa EFSA sta lavorando all’attuazione di una metodologia per valutare scientificamente i possibili rischi da esposizione a più sostanze chimiche, anche attraverso l’istituzione di specifici tavoli di lavoro composti da istituzioni, enti di consulenza scientifica e cittadini (progetto MixTox).
I dati ufficiali confermano di anno in anno l’Italia come eccellenza nel settore agroalimentare per la qualità e genuinità dei suoi prodotti, risultato del grande impegno degli agricoltori italiani e dei vari operatori del settore che, nonostante le numerose difficoltà, continuano a lavorare con serietà e passione, offrendo ai consumatori prodotti che risultano anche essere tra i più apprezzati a livello mondiale. L’agricoltura convenzionale italiana ha tutti i requisiti di organizzazione e conoscenze scientifiche per garantire il consumatore sulla qualità dei suoi prodotti, che sono appunto tra i più qualificati ed apprezzati a livello mondiale.