Villacidro mira all’obiettivo “Rifiuti Zero”. Martedì sera, nell’aula consiliare del Municipio si è svolto il secondo degli incontri che porteranno all’istituzione di un tavolo tecnico incaricato di stabilire le strategie e le linee guida del progetto. All’incontro hanno partecipato, convocati dal sindaco Marta Cabriolu, Paolo Serra del Consorzio Industriale di Villacidro, Manuela Collu Presidente Villaservice, Marco Sanna Amministratore Unico della Logudoro Ambiente, i consiglieri Federico Sollai, Dario Piras, Giancarlo Carboni, membri dei comitati No Tari, No Megadiscarica e l’associazione Progetto Comune. Presenti anche gli assessori Gessica Pittau, Giuseppe Ecca e Raimondo Mocci. Proprio quest’ultimo, raggiunto telefonicamente, ha giustificato la sua presenza all’incontro. “Sono un tecnico di esperienza ultra quarantennale su ambiente e sicurezza – ha detto Raimondo Mocci – Conosco le leggi sui rifiuti fin dagli anni 60. Metto a disposizione gratuitamente la mia esperienza perché ho lavorato in varie parti del mondo con importanti industrie”. Sul criterio utilizzato per la scelta dei partecipanti presenti all’incontro il sindaco Marta Cabriolu ha preferito non commentare. E’ certo invece che incontri come questi serviranno a definire ulteriormente le sue linee guida. “Nei prossimi incontri – dice l’assessore bilancio Gessica Pittau – verrà deciso come organizzare i lavori del tavolo tecnico e quali saranno i suoi componenti”.
Non sono mancate le polemiche: “In questo importante appuntamento – ha detto Antonio Muscas di Assemblea Permanente – organizzato con largo anticipo e con un ordine del giorno chiaro, è mancato all’appello proprio l’Assessore all’ambiente Marco Erbì (ndr non era convocato dal sindaco alla riunione). “Per impegni importanti” a quanto pare. Scopertosi essere poi una seduta d’allenamento al campo sintetico di Villacidro. Non riteniamo tale atteggiamento corretto nei confronti dei convenuti, non lo riteniamo serio e responsabile nei confronti dei cittadini”.
Pronta la risposta dell’assessore Erbì: “Quel giorno ho avuto una serie di impegni inderogabili e ho avuto circa mezz’ora di tempo tra un incontro e l’altro. Sono andato a trovare i miei atleti e ho corso con loro per poco tempo. Quei pochi minuti trascorsi sulla pista non mi avrebbero comunque consentito di partecipare alla riunione, se non per lo stesso tempo che ho dedicato a una breve corsa durata circa venti minuti. Mi infastidisce il fatto che venga messa in discussione la mia figura da assessore per l’assenza a una riunione. Sarebbe utile che le persone impiegassero il proprio tempo per contribuire a migliorare il benessere del nostro paese”.