Sagra delle Ciliegie: scoppia la polemica tra ristoratori e Pro Loco

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LA SAGRA DELLE CILIEGIE NELLA VALLATA DI VILLASCEMA (1997)

VILLACIDRO. Secondo alcuni ristoratori la Sagra delle Ciliegie non favorirebbe l’indotto promesso anzi, la Pro Loco che organizza la sagra spesso si sostituirebbe a loro e ne impedirebbe una reale sponsorizzazione.

La polemica si è incendiata dopo la pubblicazione di un sondaggio, su Villacidro.info, che chiedeva alla popolazione villacidrese di esprimere un parere sulla volontà di riportare la celebre sagra dal Parco Dessì alla sua sede storica, nella località di Villascema.

Il 70% degli utenti che ha votato il sondaggio si è espresso a favore del ritorno della festa nella splendida cornice di Villascema che per tanti anni ha ospitato una manifestazione capace di attirare migliaia turisti felici di immergersi nelle vallate ai piedi del massiccio del Monte Linas.

Antonio Saba, socio fondatore della Pro Loco villacidrese e il presidente Luciano Muscas, sono del parere che il parco del centro cittadino sia il luogo ideale per organizzare la sagra, giustificando la scelta per questioni logistiche, per evitare inconvenienti di traffico e per il fatto che la manifestazione svolta in città creerebbe un indotto capace di coinvolgere le varie attività del paese.

Proprio quest’ultimo punto è stato fortemente evidenziato da Antonio Saba: “Bar, ristornati, pizzerie perderebbero grossi introiti se la sagra non si facesse al centro del paese”. Non la pensano così vari ristoratori villacidresi, che in coro esprimono la loro contrarietà nei confronti della politica organizzativa della Pro Loco. “In 31 anni di ristorazione a Villacidro – dice Nino Carta del ristorante La Taverna Romana –  non abbiamo mai tratto vantaggi dalla Sagra delle Ciliegie, perché la Pro Loco si è sostituita ai ristoranti del paese”. Anche Simona Boi del ristorante Zurito, nonostante abbia una buona affluenza di clienti durante i giorni della sagra, manifesta il suo disappunto per la presunta concorrenza della pro loco. “Non è corretto – dice – che Pro Loco, e altri partecipanti, non rispettino le regole della somministrazione di alimenti e bevande”.

“L’anno scorso – dice  Giuseppe Deidda dello storico ristorante  “Da Giovanna e Vittorio” – ho chiesto a un commerciante che esponeva alla sagra di mettere dei dépliant con il menù del mio ristorante, ma non è stato possibile perché la Pro Loco aveva vietato esplicitamente promozioni di questo genere. Allora ho deciso di appendere fuori dal parco alcuni manifesti con la pubblicità del mio ristorante e questo ci ha consentito di lavorare bene sia a pranzo che a cena”.

La musica non cambia con Massimo Zamprotta del ristorante Cuevador:  “Abbiamo proposto per l’occasione un piatto innovativo di spaghetti alle ciliegie, ma non abbiamo avuto purtroppo nessun incremento di coperti. Manca, probabilmente, il coordinamento delle attività produttive quando si organizzano eventi del genere”.

La Pro Loco non ci sta e si difende per bocca del suo presidente: “Per una giornata di festa la Pro Loco non si sostituisce ai ristoratori – dice Luciano Muscas – non abbiamo mai avuto un incontro con loro, ma non abbiamo neanche impedito di pubblicizzare i loro menù”. “Per quanto riguarda la somministrazione di bevande e pasti – continua – siamo in regola sia con le autorizzazioni che con le norme igienico sanitarie mentre, per quanto riguarda l’emissione di scontrini, la Pro Loco non è obbligata a emetterli. In questo caso si effettua la rendicontazione dei pasti somministrati”. Impossibile visualizzare i bilanci dell’associazione “Rivolgetevi al comune”  dice Antonio Saba.

L’assessore al Turismo Marco Erbi ha organizzato una riunione al fine di coordinare quanti più soggetti possibile per la predisposizione di una serie di eventi che rientreranno nel paniere delle manifestazioni targate ViviVerde tra cui ricade anche la sagra delle Ciliegie. Nonostante la grande partecipazione, la Pro Loco ha declinato l’invito per impegni non derogabili. Si rimane in attesa di un ulteriore opportunità per creare un clima di collaborazione che riesca a riportare ai vecchi fasti la regina delle sagre mediocampidanesi. (Deidda/Fonnesu)

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