“Poco fa, dopo la mia denuncia sulla svendita a pezzi della Keller a pezzi, il sito on line internazionale ha bloccato l’asta. Lo ha fatto con un comunicazione formale che comunica l’intervento del tribunale fallimentare che ha dato lo stop alla vendita. Le pagine dedicate allo stabilimento di Villacidro nel sito https://www. troostwijkauctions.com/nl/ metalworking/01-23919/ sono state cancellate. Si tratta di un importante risultato ottenuto con una denuncia in solitudine dinanzi al vergognoso silenzio delle istituzioni a tutti i livelli. L’elenco di migliaia di pezzi della Keller non esiste più. E’ scandaloso che nessuna istituzione abbia sollevato il caso e che si stesse subendo una svendita così grave dello stabilimento. Per molti versi si è riscontrata una complicità scandalosa, insieme a negligenza e menefreghismo”.
Lo ha annunciato poco fa il deputato di Unidos Mauro Pili che domenica aveva denunciato il misfatto on line. Era stato lo stesso Pili a pubblicare il sito e a chiederne l’immediato blocco dopo che un mese fa aveva chiesto al presidente del Consiglio e ai ministri dello sviluppo economico e del Lavoro un intervento concreto del governo sulla vertenza Keller.
“Ora servono atti atti urgenti e procedure straordinarie per impedire, alla pari di altre realtà, anche attraverso l’attivazione di Invitalia, lo smantellamento degli impianti e avviare una seria e concreta azione tesa all’individuazione di seri interlocutori per rilevare l’azienda e farla ripartire nel più breve tempo possibile. Bisogna bloccare senza perdere altro tempo le procedure di vendita frammentata degli impianti. Stop senza mezzi termini a pagliacciate di Stato e locali. Dalle passeggiate vergognose di un inetto rappresentante di Stato come Lotti che qualche mese sfruttava il dramma dei lavoratori in piena campagna referendaria e di chi preconizza oggi la fila di carri armati davanti allo stabilimento di Villacidro in attesa di gonfiare i cappelletti e di cambiare l’olio”.
“Nell’ambito della gestione integrata dei servizi delle Ferrovie dello Stato – aveva sostenuto Pili – andava verificata la possibilità di far gestire direttamente lo stabilimento dalle compartecipate statali al fine di garantire un servizio di assistenza e manutenzione dei mezzi attivando nel contempo il ripristino della connessione ferroviaria dei porti sardi fondamentale per la ripartenza commerciale dell’impianto industriale. In tal senso – aveva sostenuto il deputato di Unidos – si devono promuovere joint venture internazionali in grado di ripristinare non solo relazioni industriali interrotte per responsabilità istituzionali ma anche relazioni commerciali in grado di garantire un futuro industriale strategico alla fabbrica di Villacidro. In questo quadro progettuale si devono garantire – ha aggiunto Pili – a tutti i lavoratori della Keller le necessarie garanzie sociali in attesa del riavvio degli impianti stessi. In questi anni abbiamo assistito a farneticanti promesse, ad annunci destituiti di ogni fondamento e a nessuna proposta e azione concreta. Il tempo è scaduto: l’imbroglio ora va scongiurato sino in fondo”.
E adesso mario pili cosa fa ,l idea di intervento del consorzio era gia da tempo in fase di preparazione ,il giornalista mario pili deve scegliere se continuare a fare il politico seriamente , ora darsi da fare concretamente e vale per tutti i politici visto che per amore della propria terra sta perdendo pezzi d industria ho (voglino)concentrarsi sulla sagra del porchetto!!!la nostra cultura e il proseguo della nostra vita possono sposare la terra il mare le bellezze della nostra isola e la tecnologia se usata rispetando l ambiente,non deve mancare l onesta e capacita dei nostri servitori politici