VILLACIDRO. Furto con scasso formato famiglia, con razzia delle offerte votive. A inaugurare la nuova tendenza una coppia di Rom, che si è introdotta nella chiesa di Sant’Antonio con due minori al seguito. Il bottino, mille e cinquanta euro, comprendeva il denaro per le spese correnti della parrocchia e le offerte dei fedeli.
I due nomadi si sono introdotti nell’edificio sacro verso le 11.30 di venerdì, quando il portone di accesso era ancora aperto. Nel tempio non c’era nessuno in quel momento, neppure il parroco, ma le telecamere di videosorveglianza interna hanno immortalato passo per passo le operazioni dei malviventi. L’uomo ha forzato con facilità la porta della sacrestia, mentre la sua compagna faceva da “palo”, tenendo per mano un ragazzino e in grembo un fagotto rosso, all’apparenza un bimbo in fasce.
Dopo aver vuotato i cestini delle offerte, poche decine di euro, il nomade ha scardinato con una leva il robusto ingresso dell’ufficio parrocchiale. Qui ha messo a soqquadro scrivania e armadi, trovando nei cassetti un migliaio di euro, denaro che padre Salvatore Saiu aveva tenuto da parte per pagare le bollette e per le necessità quotidiane della chiesa. In quel momento il parroco è rientrato in canonica e dall’appartamento ha udito il trambusto che proveniva dagli uffici parrocchiali: “Sono subito salito a controllare, ho trovato le porte aperte e le stanze manomesse, ho pure fatto in tempo a vedere lui che si allontanava con la massima calma”, racconta il missionario, che guida la comunità da appena sei mesi, dopo una lunga permanenza in Brasile.
Al sacerdote non è rimasto altro che chiamare i carabinieri. La coppia era però già conosciuta in parrocchia: “Li abbiamo accolti e aiutati in diverse occasioni”, rivela padre Salvatore, comprensibilmente amareggiato per l’accaduto. Le immagini dell’impianto di videosorveglianza sono adesso al vaglio delle forze dell’ordine: “Non ho molta speranza che si possa recuperare il denaro”, ammette però il parroco.
Alcuni giorni fa si sono registrati altri tre episodi, che per le modalità e per precedenti simili si possono forse attribuire alla microcriminalità locale. Durante la notte, gli ignoti autori hanno cercato di penetrare nell’edicola di piazza Funtanedda, scardinando una serranda laterale e vuotando la vetrina dalle riviste esposte, nel tentativo di penetrare all’interno. Ma qualcosa deve averli indotti ad abbandonare la partita. Maggior successo ha avuto, quella stessa notte, il blitz in una pizzeria nella via Cavour, da dove sono stati prelevati duecento euro. E pochi istanti dopo anche un salone da parrucchiere nella via Repubblica è stato visitato dai ladri.
Simone Nonnis