A Villacidro non ci sono bande criminali che tengono in ostaggio il paese, però sarebbe meglio attivare le videocamere di sicurezza, per scoraggiare qualche balordo in vena di spaccate. Ne è profondamente convinto il capitano Valerio Cadeddu, alla guida della Compagnia dei carabinieri da diversi anni. A lui si sono rivolti i cittadini, che ieri sera avevano partecipato ad un’assemblea aperta sul tema della sicurezza.
Dopo aver discusso tra di loro, anche dell’opportunità di organizzare un servizio volontario di ronde notturne, circa 70 dei 100 presenti in piazza Lavatoio sono scesi in caserma e sono stati ricevuti proprio dal capitano: “Sono venuti in pace a rappresentare la loro preoccupazione, era un movimento spontaneo, non politicizzato”, racconta l’ufficiale, che prima di mezzanotte ha dovuto aprire le porte della Compagnia ad una delegazione di giovani, pensionati, commercianti e padri di famiglia.
Gente che poche ore prima aveva sposato la proposta nata sulle reti sociali, discutere sugli eventi delittuosi delle ultime settimane: “Ho invitato tutti a stare sereni, quella delle ronde è un’idea da non scartare, ma in ogni caso ci vogliono le autorizzazioni necessarie, prima di metterla in atto”.
Il capitano ammette che il servizio offerto dalle forze dell’ordine non può garantire la sicurezza assoluta: “Neppure con trenta pattuglie sarebbe possibile. Proprio la sera in cui vennero date alle fiamme tre auto, in giro per Villacidro c’era una volante. Eppure non è bastato a scoraggiare gli autori di quel gesto”, avverte Cadeddu, che precisa però di non cercare alcuna scusante: “Non possiamo essere dappertutto e anche la collaborazione dei cittadini è importante. Ma nessuno deve pensare a fare giustizia sommaria”.
Il capitano spiega che “la sicurezza percepita è calata, ma ciò dipende anche dagli eventi e dalla circolazione rapida delle notizie. Logicamente, se bruciano un’auto accanto alla mia, mi preoccupo parecchio”. Il comandante però esclude che ci si trovi dinnanzi ad un’emergenza: “Nella nostra cittadina non esistono gang criminali che organizzano raid teppistici o furti in serie. I dati in nostro possesso sul primo quadrimestre degli ultimi 5 anni parlano chiaro: nel 2013 abbiamo avuto 82 delitti denunciati a Villacidro, 100 nel 2014, 104 nel 2015, 77 nel 2016 e 80 in questa prima parte del 2017. Nel complesso, considerando appunto l’ultimo quinquennio, non vi è un incremento della delittuosità”.
Questo vale per quanto riguarda le statistiche ufficiali, basate sulle denunce. Va ovviamente rilevato, e l’ufficiale non lo nega, che in certi casi le vittime non denunciano: <Ho ricordato comunque al sindaco la necessità di attivare un servizio efficace di videosorveglianza, che tenga sotto controllo piazze e strade”. Il primo cittadino ieri ha avuto un colloquio informale in prefettura, ottenendo un appuntamento ravvicinato col rappresentante del governo, e dandone notizia ieri sera, durante il Consiglio comunale. Marta Cabriolu ha anche annunciato che mercoledì 10 maggio l’aula consiliare ospiterà alle 19:00 un dibattito pubblico sulla sicurezza: “La crisi economica, e la situazione di degrado che ne deriva, favoriscono logicamente le sacche di illegalità. Ma Villacidro resta una terra di gente per bene, con pochi individui dediti a delinquere”, rassicura infine Cadeddu.
Simone Nonnis