VILLACIDRO. Il punto di vista sulle ultime vicende che riguardano Villaservice dell’ex consigliere comunale Antonio Muscas. È difficile dimenticare la modalità con la quale è avvenuta la nomina della presidente di Villaservice. I proclami di sindaca, giunta e accoliti vari sulle doti della neo presidente, e la grande impressione che a loro dire, aveva fatto ai soci di Villaservice. Da allora, la presidente, o “la guida”, come lei stessa si definisce in una pagina facebook (ora oscurata) intitolata ‘Ascoltare il cambiamento’, quasi quotidianamente dal suo profilo facebook non manca di arricchire la nostra giornata con suggerimenti, massime, esempi (i suoi), buone pratiche (le sue), pensieri positivi (i suoi) per rendere il nostro mondo più bello e aiutarci a godere tutti assieme la vita in una profusione d’amore celestiale. Ci racconta del suo impegno per l’ambiente, delle sofferenze per il male che l’uomo procura alla natura. Continuamente ci parla del suo impegno per migliorare la Villaservice e farla diventare, finalmente, un’eccellenza. Anche se poi, a dire il vero, nei suoi racconti manca proprio la sostanza, il cosa fare concretamente e il risultato delle sue azioni e dei suoi progetti. La sua pagina facebook ‘Ascoltare il cambiamento’, apre (apriva) col discorso di insediamento alla “guida” della Villaservice. Discorso non più disponibile, non risultando più attiva la pagina: un vero peccato! Il cui contenuto però, premurosamente salvato, potete leggere sotto. Un testo più da Sai Baba, da santone, che da presidente di una società di servizi che gestisce rifiuti. Ma, al pari di Sai Baba, sa più di fuffa che di sostanza. E, difatti, a distanza di un anno dal suo insediamento, sono i fatti a darne prova. Fatti che, a dispetto delle frasi di circostanza, le promesse, i proclami, la stessa esaltazione della propria figura e professionalità, non danno scampo. La sua è la storia di un fallimento annunciato, di una menzogna condita accuratamente. Facile da scovare prestando un poco di attenzione alla concretezza delle cose e senza lasciarsi ingannare dal “marketing comunicativo”, e destinata a manifestarsi in tutta la sua evidenza quando sottoposta alla prova del tempo. E la realtà ci racconta di una discarica che continua a ricevere rifiuti indifferenziati come non mai, di promesse (sue e della sindaca) di attuazione della strategia Rifiuti Zero ferme ai proclami su facebook e sulla carta stampata. La realtà racconta di una crescita irrefrenabile dei costi di gestione dei rifiuti e, conseguentemente, delle bollette; di un disinteresse, o incapacità (chiamateli come volete) totali; di un disastro economico e ambientale di cui lei e la sindaca che le ha dato mandato si stanno rendendo gravemente responsabili, poiché si sono presentati come curatori del male, senza che il male sappiano e vogliano curarlo.
La “guida” nella pagina ‘Ascoltare il cambiamento’ (un titolo, un programma) parla di ascolto, condivisione, rottura degli schemi, ripristino dell’“ecologia della mente” per ripulire tutti i processi manageriali dalle ombre del passato.
Appare evidente che quest’accozzaglia di “amministratori del futuro” per niente sono stati capaci di distinguersi rispetto al vecchio, replicando in brutta copia modalità arcinote del berlusconismo e del renzismo.
Oggi la guida pensa di mettere in piedi, con soldi pubblici, un sistema di comunicazione che migliori l’immagine di Villaservice. Come se il problema fosse l’immagine e non la sostanza. E qua sembra di sentire Renzi, quando, di fronte ad una batosta elettorale storica, aveva individuato il problema del suo fallimento nella comunicazione. Cosa ci sia di bello da dire di fronte ad una montagna immensa di rifiuti che continua a crescere, incendi che puntualmente si scatenano appestando l’aria e l’ambiente, bollette che crescono e nessun cambiamento di strategia all’orizzonte, forse ce lo potrà spiegare il nuovo responsabile della comunicazione.
Alla signora presidente, o alla “guida”, come lei preferisce definirsi, suggerisco di cercare tra le miriadi di massime, aforismi, suggerimenti di cui ha inondato la rete, qualcosa che faccia riferimento alla modestia e al valore del silenzio che deve precedere l’azione. Per gli slogan, le autocelebrazioni, i proclami è meglio attendere i risultati. Nel frattempo, se ancora le è rimasto un briciolo di umiltà e amore per la terra e i suoi concittadini, faccia una cosa: lasci perdere Einstein e la filosofia spicciola, e si metta da una parte; dia modo a qualcun altro, possibilmente un professionista serio e affidabile, di portare avanti un lavoro di qualità che dia quella svolta di cui veramente abbiamo bisogno. Lei rimanga pure a scrivere su facebook: almeno lì i danni che può produrre sono limitati.
Antonio Muscas
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Manuela Collu – Ascoltare il cambiamento
Condivido con voi il discorso che ho tenuto ieri mattina, dopo la mia nomina come Presidente del Consiglio di Amministrazione della Villaservice SpA.
Buon nuovo inizio a tutti,
Grazie per essere qui e aver reso possibile questa nuova partenza.
Mi assumo oggi la responsabilità di essere “guida”, di essere Presidente, ma non “capo” nella accezione più restrittiva del termine. La guida, infatti, si differenzia dal capo per diversi motivi, ma soprattutto per la capacità di far condividere i contenuti della propria proposta, umana e professionale, al fine di perseguire l’obiettivo finale che è quello di coordinare le forze in campo.
Da sempre, la principale forma di crescita, l’evoluzione, consiste nella rottura degli schemi per seguire nuove rotte, frutto di ibridazioni, necessità ed intraprendenza.
Ora più che mai si rende necessario ripristinare la cosiddetta “ecologia della mente” nelle dinamiche socioproduttive di questa realtà aziendale: è necessario ripulire tutti i processi manageriali dalle ombre del passato.
Credo che la variabile umana renda grandi (o piccole viceversa) le perfomances delle aziende. Da qui la necessità di implementare strategie produttive e di mercato non solo efficienti, ma anche etiche ed ecologiche, prestando attenzione al territorio ed all’ambiente (naturale e culturale) nel quale si opera e mettendo nella condizione di massima sicurezza e serenità i lavoratori che concorrono con il loro operato alla realizzazione dei progetti aziendali di Villaservice.
Ecco perché dopo un’attenta analisi delle risorse umane a disposizione si è optato per il mio nome: mi occupo da anni di agricoltura naturale, gestione sostenibile delle risorse, creazione di rapporti umani di qualità e servizi alla persona, mettendo al centro di ogni mia decisione prima di tutto il benessere dell’ecosistema di cui faccio parte.
Anche se sono relativamente giovane (36 anni sono meno di 40, ma ormai ben più di 30!), nella mia vita ho superato così tante salite da poter asserire che non esiste il “non farcela”, non esiste un limite alle cose che si possono realizzare perché la differenza la fa chi ci prova davvero, senza desistere di fronte all’impossibile, rialzandosi sempre dopo ogni caduta e credendo davvero in ciò che fa, giorno dopo giorno, operando con onestà e senso del dovere.
Nell’ultima tornata elettorale, quasi 500 persone fra i miei concittadini hanno deciso di darmi il loro voto, la loro fiducia. E sono qui oggi anche per rappresentare il loro bisogno di trasparenza, cambiamento e assunzione di responsabilità: ho dato le dimissioni da consigliere comunale perché la normativa vigente prevede l’incompatibilità di un incarico di rappresentanza come questo che svolgerò qui in Villaservice con quello di consigliere in consiglio comunale, ma non passerà giorno senza che io renda conto del mio operato a tutti i miei elettori e non solo! Infatti la mia sfida personale sarà quella di lavorare pensando soprattutto a soluzioni e proposte dedicate a coloro che non sono d’accordo: è necessario costruire la partecipazione partendo proprio dalle radici del dissenso.
Fondamentale sarà la pianificazione strategica di lungo periodo, fondata sulle premesse di verità culturale, organizzativa e manageriale che emergeranno a seguito di un’attenta analisi del quadro generale e dal confronto con realtà virtuose ed efficienti in termini di gestione dei rifiuti.
Si troverà il modo più efficace per raccontare i processi manageriali anche all’esterno, come si fa con una buona storia: la racconti rendendola viva e parte attiva della comunità, dissipando i dubbi e le paure e seminando conoscenza e fiducia.
Villaservice infatti, ad oggi, è vissuta come una sorta di Moloch che semina distruzione e inquinamento. E troppi sono coloro che si lasciano trascinare dallo scoramento di fronte a scelte perniciose che sono state fatte in passato, rimanendo quasi immobili di fronte ad un problema che appare insormontabile o viceversa urlando in modo sconnesso contro tutto e tutti, dissipando così energie preziose per il cambiamento.
Da oggi le cose cambieranno e ciascuno si assumerà la responsabilità del proprio dire e del proprio fare, ma ancora più, ci si adopererà per trasformare in risorsa quello che adesso viene definito rifiuto, problema, spazzatura, discarica.
Si lavorerà per trasformare in realtà il motto “Chi più inquina, più paga”, scegliendo di percorrere il lungo cammino della gestione dei rifiuti secondo la strategia “Rifiuti Zero”.
Si lavorerà per far sì che Villaservice si trasformi da “dis-carica” in “carica” positiva e propositiva per tutto il territorio, studiando nello specifico la possibilità di erogare servizi ambientali e di igiene urbana dedicati ai comuni soci e a tutti gli altri che vorranno usufruire di questi nuovi servizi.
Si lavorerà per attivare un centro di ricerca e formazione di comunicazione e marketing ambientale: le situazioni che sembrano impossibili da gestire si trasformano sempre in occasioni di crescita, evoluzione e trasformazione, se ben affrontate e coordinate.
Le politiche energetiche saranno il faro in quella che attualmente sembra una notte di sprechi e inquinamento selvaggio:
prima di tutto l’efficientamento dell’impianto e poi l’applicazione di strategie energetiche che porteranno benefici a tutto il territorio.
Per citare Albert Einstein, una figura che per me è fonte di ispirazione continua, mi piace condividere questa frase:
“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando necessario”.
Qui e ora, infatti, è necessario cambiare e affrontare i fallimenti e le sconfitte passati, presenti e futuri come un terreno fertile per imparare, per migliorare e che darà buoni frutti a chi vorrà prendersene cura con la giusta dedizione e spirito di sacrificio.
C’è la necessità di sapersi adattare ai nuovi equilibri dettati da una società che vede il vecchio sistema sgretolarsi pian piano. Non lasciamo che il rumore dei palazzi che crollano ci renda sordi alle nuove possibilità!
La nuova gestione di Villaservice andrà a creare un sistema condiviso e coerente con le esigenze dei singoli comuni e dell’intero territorio del Medio Campidano perché mai come ora è vero che uniti si può superare qualsiasi difficoltà. Ed è fondamentale non sottostimare nessuno ed ascoltare tutti senza presunzione anzi, con attenzione e con pazienza perché uniti non significa avere la stessa idea, ma saper condividere gli intenti e i valori.
È importante valutare positivamente le relazioni fra i comuni per generare sicurezza, tranquillità e fiducia. E questo si può fare anche in un’ottica più ampia, collaborando con quei comuni che hanno già attivato procedure di efficienza e sostenibilità.
Sono qui oggi per dirvi che ascolterò con cura anche e soprattutto coloro che ancora non si rendono conto di quanto abbiano bisogno di essere ascoltati:
rastrellerò la delusione, la rabbia, lo scontento e farò come faccio sempre con gli scarti delle lavorazioni agricole, li trasformerò in materia organica che arricchirà il terreno di tutti!
Grazie ancora per la fiducia e… buon lavoro a tutti ché ne abbiamo bisogno!