Stasera la proclamazione dei vincitori del trentaduesimo Premio letterario Dessì.

In lizza per la sezione narrativa Alberto Capitta, Roberto Pazzi e Carmen Pellegrino; Maria Grazia Calandrone, Alberto Nessi e Daniele Piccini per la poesia. Nel corso della cerimonia verranno conferiti anche il Premio speciale della Giuria a Remo Bodei e il Premio speciale della Fondazione di Sardegna a Carlo Ossola e a Massimo Bray.

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VILLACIDRO. È il momento dei verdetti al trentaduesimo premio “Giuseppe Dessì”. Stasera (sabato 23 settembre) si svelano i nomi dei vincitori del concorso letterario, nell’attesa cerimonia di proclamazione e premiazione, in programma a partire dalle 18 nella palestra di via Stazione.
In lizza per l’ambito riconoscimento ci sono, nella sezione narrativa, Alberto Capitta con “L’ultima trasfigurazione di Ferdinand” (edito da Il Maestrale), Roberto Pazzi con “Lazzaro” (Bompiani) e Carmen Pellegrino con “Se mi tornassi questa sera accanto” (Giunti); Maria Grazia Calandrone con “Gli scomparsi” (Lieto colle), Alberto Nessi con “Un sabato senza dolore” (Interlinea) e Daniele Piccini con “Regni” (Manni) sono invece i finalisti per la poesia.
Nel corso della cerimonia verranno conferiti anche i premi speciali che affiancano quelli più strettamente letterari. Come già annunciato, quello della Giuria è stato assegnato quest’anno a Remo Bodei.
Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, in questa sua seconda edizione, va invece al critico letterario Carlo Ossola e a Massimo Bray, direttore dell’Enciclopedia Treccani e presidente del Salone Internazionale del Libro (nonché ex ministro per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo del governo Letta).
La serata, condotta dalla giornalista Roberta Floris, sarà arricchita dalle letture di Emilia Agnesa e Giacomo Casti che sfoglieranno pagine dei libri finalisti, e dagli intermezzi musicali di Enzo Favata con un assaggio del suo progetto in solo “Starship”: un affresco inedito di un mondo sonoro al confine tra passato e futuro, tra jazz, world music, suoni cosmici, musica classica e elettronica, dove il clarinetto basso, il sax soprano, strumenti tradizionali come le benas sarde e il duduk armeno, dialogano in tempo reale con sampler, delay, harmonizer, looper e sintetizzatori, attraversando le molteplici fonti cui ha attinto la creatività del sassofonista e compositore sardo.
Calato il sipario sulle premiazioni, la settimana culturale villacidrese sfoglia domenica (24 settembre) le sue ultime pagine. In mattinata, alle 10.30 al Mulino Cadoni, ritorna “Quelli che il Premio…”, l’immancabile incontro con gli autori finalisti del concorso letterario. La sera spazio al teatro nel cortile di Casa Dessì: alle 20, è di scena Giobbe Covatta con lo spettacolo “Sei gradi”, scritto a quattro mani dal comico napoletano con Paola Catella, dove ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica su quelli che sono i grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del pianeta e di conseguenza delle sue popolazioni. In piazza Municipio, alle 21.30, le battute finali sono affidate al sassofonista nuorese Gavino Murgia alla testa del suo quartetto Abbas con Marcello Peghin alle chitarre, Salvatore Maltana al contrabbasso e Alessandro Garau alla batteria.

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