Villacidro, Vigili contro Barracelli: una lettera accusatoria finisce nella scrivania del Prefetto

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Polizia municipale contro Barracelli. Una lettera accusatoria finisce nella scrivania del Prefetto. La denuncia di un’agente della Municipale: Durante il corteo della festa di Sant’Ignazio gli uomini della compagnia Barracellare avrebbero rifiutato di aiutare la Polizia Locale nella scorta della processione. “Non siamo stati autorizzati a procedere” replica il comandante dei Barracelli Antonello Cadoni. La lettera è stata indirizzata anche al sindaco e al comandante della polizia municipale, Paola Campesi. Il pomo della discordia è stato lanciato dall’assistente capo della Polizia Locale villacidrese, Carlo Puddu. Secondo le dichiarazioni dell’agente, il 26 agosto scorso, si trovava in servizio di scorta alla processione in onore di Sant’Ignazio da Laconi, assistito dal collega Alessandro Mocci. Prima che il corteo si dirigesse verso la strada provinciale che porta alla chiesa in onore del santo, nei pressi della Zona Industriale, i poliziotti hanno notato la presenza di una squadra di Barracelli, presenziati dal comandante Antonio Cadoni. Alla richiesta di aiuto nella scorta al corteo i barracelli avrebbero rifiutato. “Chiedevamo la loro collaborazione ai fini di poter svolgere il proseguo della manifestazione garantendo più scurezza – scrive Carlo Puddu nella lettera – e fare da tramite agli operatori di polizia locale, considerato che gli stessi non hanno in dotazione gli apparecchi radio, a causa di un guasto al ponte radio”. Le dichiarazioni del comandante Cadoni rispecchiano quanto riportato nella lettera: “Non avevamo nessun nulla osta da parte del sindaco che ci autorizzasse ad operare – dice il capo della compagnia Barracellare di Villacidro – eravamo lì solo perché siamo stati invitati dal prete come autorità”. I ripetuti inviti a collaborare, da parte della polizia locale, sono rimasti inascoltati, creando le premesse per lo sfogo recapitato sino alla scrivania del prefetto di Cagliari. Leggi regionali alla mano, l’agente Carlo Puddu riporta che la Compagnia Barracellare ha il dovere di operare “alle dirette dipendenze della polizia locale, in occasione di manifestazioni o eventi che possono comportare pericolo per l’incolumità pubblica”. Questo evento è stato descritto come la classica “goccia che ha fatto traboccare il vaso”. “Inoltre – prosegue la lettera -diverse volte i Barracelli in questo Comune sono stati visti impegnati in azioni che esulano completamente dai loro compiti istituzionali. Campionato di motocross primavera 2017, presso il crossodromo comunale, chiudevano al traffico veicolare gestendo la viabilità nella strada comunale. Per l’occasione il Dirigente Responsabile non aveva emanato nessuna Ordinanza di chiusura al traffico. Ed ancora, ippodromo comunale, presenza assidua presso la struttura, presidiano gli ingressi e l’uscita con la dotazione di armi che solo a vederli incutono timore. Parco pubblico pieno centro abitato, in occasione della festa delle ciliegie 2017, vigilanza armata, badate bene centro abitato, e fuori dai loro compiti istituzionali”. La risposta del comandante Cadoni non si è fatta attendere: “In merito al campionato di motocross non abbiamo deviato nessun traffico, eravamo messi li per dare semplicemente indicazioni su dove parcheggiare le auto, mentre per quanto riguarda la Sagra delle Ciliege siamo stati autorizzati dal Sindaco tramite un nulla osta per fare guardiania notturna dalle 21 alle 07 e il parco era chiuso al pubblico”. Sull’argomento della lettera è intervenuto anche il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu: “Per la festa di Sant’Ignazio i Barracelli avevano il nulla osta – ha dichiarato il sindaco -e anche per la vigilanza dentro il parco per la Sagra delle Ciliegie”.

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