VILLACIDRO. Gli alunni delle scuole di via Cagliari e via Farina tornano in classe dopo lo stop decretato dal sindaco Marta Cabriolu nella giornata di lunedì. L’ordinanza che ha messo ko ben due dei plessi scolastici villacidresi è giunta a seguito del mancato funzionamento del sistema di riscaldamento. Le basse temperature stavano mandando sul piede di guerra i genitori, preoccupati per le condizioni climatiche a cui dovevano sottostare i propri figli durante le lezioni, ma il sindaco ha giocato d’anticipo bloccando le lezioni per un giorno.
Domani tutti in classe ma il riscaldamento non è garantito. A dare problemi è stata la nuova caldaia recentemente installata, non compatibile col gas erogato dalla rete cittadina. “Il problema – ha detto Giuseppe Ecca, assessore ai Lavori Pubblici – è dovuto alla mancanza degli ugelli adatti al gas distribuito nella nostra rete, infatti le caldaie installate qualche mese fa erano dotate di ugelli per il gas metano, non disponibile a Villacidro, e questo ha causato l’impossibilità di avviare i rispettivi impianti”. Gli ugelli nuovi sarebbero già arrivati e pronti per il rimpiazzo, ma per la sostituzione ci vorrà comunque del tempo. Gli alunni potrebbero essere quindi ancora costretti a sopportare i rigori del freddo in attesa del ripristino degli impianti.
Resta da chiarire chi avrebbe dovuto verificare in anticipo il corretto funzionamento degli impianti e se si possa anche configurare un possibile illecito per interruzione di pubblico servizio.
L’opposizione in Consiglio insorge e getta legna sul fuoco acceso sui piedi della Giunta. “È assurdo – dice Giancarlo Carboni di Assemblea Permanente – che la comunicazione del sindaco ai genitori su un disservizio di questo tipo sia avvenuta tramite semplici sms e senza notizie certe sui tempi di rientro; “Le date di accensione sono le stesse da sempre (15 novembre, come da comunicazione del Ministero ) – dice il consigliere piddino Federico Sollai – ma a nessuno degli amministratori e al sindaco interessava vigilare e appurare che tutto fosse in ordine”.
“In fretta e furia – termina il consigliere di Unidos Dario Piras – hanno emesso una ordinanza maldestra inesatta e intempestiva, visto che sapevano da giovedì che le caldaie sarebbero state spente fino a mercoledì, per buona pace di bambini insegnanti e genitori, che hanno dovuto purtroppo subire passivamente un enorme disagio”.
Disagio che forse non finirà nella giornata di martedì, se gli alunni torneranno in classe con i termosifoni ancora spenti, nel caso i nuovi ugelli non siano stati ancora montati e gli impianti siano riusciti ad entrare a pieno regime. (i.f.)
Inprovisarsi ammistratori nn è cosa semplice, neanche per chi ha gia’ avuto incarichi istituzionali, figuriamoci per coloro che mai si sarebbero sognati tali incarichi !!