VILLACIDRO. Progetto Ecocentro, mercoledì 19 settembre è in programma un incontro, presso i locali dell’ex pretura, per illustrare un progetto che già trova agguerriti oppositori.
L’assemblea pubblica, che inizierà alle ore 17:30, sarà moderata da Dimitiri Pibiri e vedrà la partecipazione delle forze politiche villacidresi. Invitata anche l’Amministrazione Comunale che avrà il compito di tenere a bada le critiche di una parte dell’auditorio, critiche che si prospettano assai aspre.
Rischia di diventare l’ennesimo polverone contro l’amministrazione in carica il progetto di creare un centro di stoccaggio di rifiuti urbani a ridosso del centro di aggregazione dell’ex Mattatoio che vede nelle vicinanze anche lo sbocco del rio Fluminera. “Il centro infatti – secondo il Consigliere comunale Giancarlo Carboni – potrebbe ospitare anche rifiuti pericolosi e scarti industriali”. Ipotesi che ha fatto gridare allo scandalo una parte del consiglio comunale villacidrese.
La questione della necessità di dotare Villacidro di un ecocentro atto allo stoccaggio di rifiuti di varia natura è storia vecchia. L’amministrazione Sedda, oltre 10 anni fa, aveva realizzato un centro di stoccaggio in una zona periferica della cittadina, destando proteste e polemiche da parte di una parte della popolazione e soprattutto dei residenti a ridosso dell’opera pubblica, nauseati dai forti odori provenienti dal centro di stoccaggio. Il centro fu infine chiuso e Villacidro è rimasto per anni senza un servizio capace di snellire l’annosa pratica della raccolta differenziata per le famiglie residenti nel centro urbano.
Oggi il problema si ripresenta con le stesse modalità, ancora prima che parta il cantiere per la realizzazione dell’opera.
In particolare è il consigliere di minoranza Giancarlo Carboni a storcere il naso per il nuovo progetto. “In Commissione urbanistica si è discusso non del progetto di una “isola ecologica”, di cui ha parlato l’assessore Giuseppe Ecca, ma di un “ecocentro”, cosa ben diversa e di ben altro impatto. – ha detto il consigliere Carboni – Il progetto esaminato è destinato ad accogliere in futuro rifiuti non pericolosi e pericolosi, con questi ultimi che possono essere anche di origine industriale”. La preoccupazione per la presenza di una struttura del genere a ridosso del centro abitato porta a cercare luoghi alternativi in cui dare vita al progetto. “Sarebbe opportuno – termina il consigliere – leggere le indicazioni tecniche date dalla stessa Regione per l’individuazione dell’area, tra cui: viabilità adeguata, lontano da zone densamente popolate, aree facilmente accessibili e adiacenti ad impianti tecnologici (quali i depuratori comunali) o ad altre infrastrutture come depositi di mezzi di trasporto e grandi centri di distribuzione. In pratica tenendo presente questi elementi vediamo come l’Area industriale sia la più adatta ad ospitare questa struttura”. (i.f.)