CORONAVIRUS: SIAMO FORSE SULLA STRADA GIUSTA, MA NON SI SA IN QUALE PUNTO DEL PERCORSO

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Salvatore Erbì - Medico

GUAI AD ABBASSARE LA GUARDIA – CONTINUARE CON LE MISURE DI CONTENIMENTO – DOPO PASQUA DUE MEDICI RINFORZERANNO LA CASA DELLA SALUTE

Il commento di Salvatore Erbì - Medico

I numeri nazionali e regionali sull’infezione dimostrano che forse il picco è stato raggiunto e ci avviamo verso un lento e progressivo miglioramento della situazione. Questo non deve indurre i cittadini ad abbassare la guardia per cui le consegne restano quelle di sempre: state a casa, usate mascherine e guanti, incaricate per le necessità quotidiane un solo membro della famiglia, che facendo un giro largo soddisfi le esigenze di tutti i componenti. Già si pensa, contro le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di passare alla fase due ovvero quella della ripresa, seppur parziale, di certi settori produttivi, iniziando magari da regioni come la Sardegna in cui il virus non ha avuto un impatto disastroso e drammatico come nel Nord Italia. Il quotidiano «L’Unione Sarda» online ha lanciato, sull’opportunità del provvedimento, un sondaggio fra i lettori che per l’88% si sono pronunciati contro il riavvio e la riapertura anticipata contro un 12% che la vorrebbe. I numeri sono così sbilanciati da fare pensare che anche molti operatori commerciali, che stanno pagando un consistente obolo al virus, sarebbero contrari a questa prospettiva.


Ciò che contribuisce a renderci un po’ più sereni, ovvero l’avere imboccato la strada giusta potrebbe rivelarsi un boomerang, se pensassimo che è stato fatto il massimo per potere ritornare alla vita che vorremo. Ma non è così. Basterebbe qualche giorno di “vita spericolata” per riportare indietro l’orologio dell’epidemia, chissà con quali risvolti imprevedibili. Quando metto in terapia farmacologia e dietetica un paziente con il colesterolo alto, e al successivo controllo sul sangue se ne vedono gli effetti, costui soddisfatto del risultato raggiunto non esita a chiedere “per quanto tempo” dovrà continuare sulla strada intrapresa” o in certi casi, ritenendosi guarito, ritiene di doverla abbandonare di sua iniziativa. Non funziona così purtroppo. Il Coronavirus è come il colesterolo alto: se mantieni certi comportamenti lo controlli, se pensi che ne sei venuto fuori ma così non è, questo avanza nuovamente sulle tue illusioni e sulla tua pelle. Esultiamo se i nostri sacrifici ci portano alla meta, ma non abbassiamo assolutamente la guardia per confermare e migliorare i risultati ottenuti. la tendenza. Più avanti ci riprenderemo qualcosa della nostra vita. Ma in futuro niente sarà più come prima. A partire dal rapporto del paziente con il sistema sanitario che va riscritto insieme su un modello che, pur non trascurando le esigenze del singolo, tenga più conto delle le esigenze di una comunità.

Una volta che sarà passata questa Pasqua la Casa della Salute di Villacidro presenterà delle novità. Il martedì dopo Pasquetta si trasferirà nella struttura il dottor Gian Franco Steri, che occuperà quello che era lo studio del dottor Salvatore Curridori. Il 27 dovrebbe essere la volta della dottoressa Maria Paola Collu che aprirà il suo studio di medicina generale sistemandosi nella stanza che era della dottoressa Maria Giulia Saiu. Il rimpasto sarà completato il 30 aprile, data in cui la dottoressa Maria Laura Aru e il pediatra dottor Giuseppe Vacca lasceranno l’attività convenzionata, la prima per raggiunti limiti d’età. 
La ASL di Sanluri ha predisposto una piattaforma online per le scelte del medico. Una sezione dedicata a Villacidro sarà operativa dal 1° maggio. Per cui le iscrizioni dovranno avvenire con questo sistema, già collaudato efficacemente in altre occasioni, e non recandosi presso gli sportelli ASL della Casa della Salute. Questo allontanerà il rischio di bivacchi e assembramenti che sarebbero un grande rischio in tempi di Coronavirus che vanificherebbero il lavoro di contenimento fatto fino ad oggi con il sacrificio e concorso di tutti.

Ricordate che alla Casa della Salute si accede dopo contatto telefonico, necessario a maggior ragione se si ha febbre e tosse. Vengono garantite le visite domiciliari urgenti (non quelle programmate per i cronici con diagnosi accertata e terapia in atto). Ricordate anche che il medico di famiglia è una risorsa perché la conoscenza che ha dei suoi pazienti gli permette di guidarlo verso un percorso virtuoso anche telefonicamente.
Non trascurate e non esitate a contattare il medico di famiglia per: perdite di coscienza, cadute rovinose con rischio di trauma cranico e/o di frattura, dolori addominali, dolori al petto, alterazioni del battito cardiaco, ferite, emorragie.

Come dice oggi il proverbio: Natale con i tuoi e Pasqua …con i tuoi!

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