Il commento di Salvatore Erbì - Medico
Così è come si presenta la Casa della Salute in questi giorni. L’aria è ferma, non si avverte presenza umana, niente via vai come in passato e nessuna fila, solo i telefoni sono caldi, sempre in funzione per dispensare consigli, aggiustare terapie e indicare percorsi. I farmaci vengono richiesti infilando nell’urna dei propri medici la busta previa indicazione della farmacia presso cui ritirarli. La grande sala d’attesa è vuota, alcuni medici sono in servizio con presenza in studio, altri aspettano le chiamate per il triage (smistamento) telefonico. Gli specialisti selezionano anch’essi gli accessi dimostrando disponibilità completa nei confronti delle urgenze. Al mattino il servizio infermieristico procede ai prelievi che presentano un carattere d’urgenza dimostrato barrando la lettera U sulla ricetta.
Ripetiamo ancora una volta che l’atteggiamento dei Villacidresi è stato collaborativo e consapevole e questo comportamento compensa ampiamente il brulichio nelle vie del paese, parso in certi momenti così eccessivo da scatenare rimostranze verbali da più parti. Su tale argomento, in altre occasioni, ho evidenziato come ci siano tante persone che per necessita sociali, assistenziali e di salute non possono fare a meno di uscire di casa almeno una volta al di. In tutti i casi fino al periodo delle festività pasquali dovremmo mantenere la stretta e tenere a mente il consiglio “STATE A CASA E ANDRA’ TUTTO BENE”. I numeri ci aiutano a pensare che siamo sulla strada giusta. A Villacidro fino ad oggi non è emerso nessun caso di contagio. Speriamo di tenerci su questa strada. È tuttavia evidente che l’Italia non può permettersi un anno di queste costrizioni, di paralisi economica, di vita sospesa, per cui è previsto dopo quella data un allentamento delle misure in essere. Ma sarà bene ricordare a tutti che NULLA SARA’ PIU’ COME PRIMA e dovremo in futuro ridisegnare uno stile di vita che permetta all’uomo e al coronavirus di coabitare nell’attesa di un provvidenziale vaccino.
