“Le conseguenze della crisi economica mondiale in Italia e in Sardegna”
La parola tedesca “Zeitgeist” significa “lo spirito del tempo”, fu coniata dalla filosofia dell’ottocento e indica la cultura di una determinata epoca.
Nel 2007 è uscito il primo dei 3 documentari chiamati, appunto, Zeitgeist, che proponeva una lettura tanto cruda quanto concreta riguardo temi quali la religione, il sistema bancario e l’11 Settembre. Il secondo documentario esce nel 2008 e il terzo nel 2011, la regia è sempre di Peter Joseph. La caratteristica principale di questi documentari è l’essere gratuiti e scaricabili , l’obiettivo è quello di creare un movimento mondiale che rifiuta il sistema capitalistico così come è concepito oggi, i dogmi della religione , la violenza delle guerre e l’inquinamento selvaggio ed effettivamente così è accaduto. Il movimento Zeitgeist oggi conta 544.000 attivisti in ogni punto del globo e ogni 2 giorni cresce di 1000 unità. Tutto questo rappresenta qualcosa di storico, mai da un semplice documentario si è cercato di cambiare la società e mai come oggi sarebbe necessario un cambio di rotta visto lo sfacelo del sistema economico che stiamo vivendo. La rassegna non punta a prendere come “oro colato” i contenuti del documentario, al contrario, vuole proporre un approccio critico e personale alla lettura offerta, per cercare di analizzare e comprendere i nefasti segnali che arrivano dalla borse di tutto il mondo.
Perché la domanda è : cosa sappiamo delle cause della crisi economica? In realtà non ne sappiamo molto, spesso leggiamo e sentiamo termini difficili e quasi incomprensibili che vengono usati per spiazzare il pubblico e non darci accesso alle informazioni . Con questo documentario vogliamo dare le principali chiavi di lettura per essere in grado di leggere le notizie decisamente poco confortanti che riguardano la nostra economia. L’unica cosa chiara sono i tagli sempre più netti all’istruzione, alla sanità, al sociale ( famiglie, disabili…) alla ricerca scientifica mentre dell’altra parte vediamo imposte sempre più alte che gambizzano letteralmente le imprese e impediscono ogni investimento nel nostro paese atterrando e scoraggiando qualunque investimento. Sappiamo, ad esempio, cosa sono le agenzie di Rating? Nate agli inizi del Novecento negli Stati Uniti, analizzano la solidità finanziaria di soggetti quali stati, enti, governi, imprese, banche, assicurazioni, da queste analisi si determinano spesso gli andamenti nelle borse. I rating sono una misura di quanto rischioso possa essere un investimento in obbligazioni di quel paese; spaziano da AAA (il più alto grado) a C (il più basso). Un paese con un credito che ha un rating di BBB o più alto è considerato “investment grade”; sotto quel livello, “junk”. E’ notizia recente che gli USA sono stati declassati , non sono più AAA mentre paesi come la Germania e la Francia ancora reggono. Giorni fa si parlava di “Spread” record per l’Italia, ma cosa vuol dire? Il dato dello spread definisce la fiducia dei mercati nella solvibilità del debito, cioè il tasso di interesse che lo Stato deve pagare sui titoli di Stato.
L’Italia, quindi, ora come ora non se la passa affatto bene ma noi non siamo troppo consapevoli di quanto sta accadendo ma soprattutto , di cosa può accadere.
In questo scenario preoccupante spicca in negativo la nostra Sardegna che sta raggiungendo livelli otre ogni record riguardo l’abbandono scolastico , la disoccupazione, il consumo di psicofarmaci, l’emigrazione, la chiusura di attività. La finanziaria recentemente approvata, punta a piegare ulteriormente la nostra economia tanto che il governatore ,Ugo Cappellacci, è arrivato a minacciare di restituire la tessera al nuovo segretario del PDL Angelino Alfano ( ex guardiasigilli) e tutta la sua giunta è pronta a dichiarare guerra “allo stato italiano” facendo proprio un linguaggio decisamente lontano dal loro schieramento politico . A mio modesto parere poco cambierà in Sardegna anche dopo questa ulteriore stangata, sì, perché l’economia da noi è retta in larga parte dal terziario, fino a che gli stipendi statali rimarranno tali non ci accorgeremo veramente di cosa ci sta accadendo. In realtà in Italia stanno applicando le prime manovre approvate in Grecia pochi anni fa (il che non è per nulla confortante) , quando anche da noi gli stipendi pubblici passeranno da 1200 € a 600€ per lo stesso monte ore, forse capiremo che siamo davvero sull’orlo del precipizio.
Solo che mentre in Italia e in Grecia la crisi la pagano i contribuenti, in Islanda il popolo ha deciso, tramite una mobilitazione di massa, di far pagare la crisi ai veri responsabili: le banche ma stranamente di tutto questo la stampa non ne parla…chissà come mai!
Mercoledì 11 dalle ore 21,30 presso la Casa Dessì parleremo di questo.
Villacidro.info – Lunedì 8 agosto 2011
complimenti a chi ha organizzato queste serate!!!!!!
speriamo ce ne siano parecchie e ci sia una maggior partecipazione
della popolazione,già non è andata male sopratutto,per la presenza di tanti
giovani.c’è la necessità d’esser più informati,ed ognuno esprimer liberamente la propria idea,senza esser messi alla gogna.BRAVI
Zeitgeist rifiuta il sistema capitalistico com’è concepito oggi. Ah, davvero? Perchè, se ne può concepire un altro? queste sono le solite panzane sul capitalismo buono da contrapporre a quello malvagio attuale. Non esiste un capitalismo buono e uno cattivo, esiste il capitalismo. Punto.
E’ il solito film complottista che non aggiunge niente, infatti viene diffuso perchè è del tutto insignificante.
é meglio il VP.
Il movimento zeitgeist non mi ispira tanto…
Trasmetteranno V per vendetta? quello sì che è un bel film rivoltoso. Oppure consiglierei Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo. Oppure anche Terra e libertà di Ken Loach non sarebbe male, ma scommetto che non ci sarà nulla di tutto questo…
Ciao Gilanico!
Perchè non organizzi tu una rassegna del genere? Nel senso, Estate doc è una brevissima rassegna di 3 documentari, abbiamo percepito un finanziamento davvero irrisorio giusto per non spendere troppo anche se ti assicuro che di soldi ne “escono “ogni volta, i tuoi suggerimenti sono lungometraggi e non corrispondono al taglio che avevo pensato. Queste idee ( che conosco) sono ottime e ce ne sarebbero migliaia anche migliori. Zeitgeist è un documentario forte che suscita riflessioni e dibattiti esattamente come è successo mercoledì scorso, lungi dal far passare il messaggio che Zeitgeist sia “la verità” assoluta, se fossi venuto avresti visto che lo spirito del dibattito era tutt’altro che passivo, sono emerse molte criticità interessati ed era esattamente questo l’obiettivo. Ti aspetto mercoledì 31!
Non volevo prendermela con gli organizzatori, a volte sembro un pò strafottente, me ne rendo conto, ma non voglio assolutamente esserlo…anche perchè voi dovete fare i conti con i soldi, io invece ho fatto un discorso generale sul fatto che i complottisti hanno grande risalto, mentre altri film, secondo me più importanti, non ne hanno.
Se c’è stata discussione è stato raggiunto comunque un obiettivo, hai ragione…
Ti ho risposto ma non è comparso nulla. Volevo dirti che non ho nulla contro gli organizzatori, volevo semplicemente dire che molto spesso i complottisti trovano più risalto di altri film-documentari più interessanti. Comunque il fatto che sia stato un dibattito, dopo la visione del film, è molto bello…
Ti giuro che vedere tanti ragazzi tra i 20 e i 30 anni alternarsi al microfono e analizzare la crisi economica dalle diverse prospettive, è stato il “finanziamento” più grande, ci sono diversi modi per essere pagati ( o appagati) e questo è stato il nostro. Davvero mi piacerebbe che ci fossi il 31 , ci sarà anche una delegazione degli operai in lotta dal Sulcis.