L’indagine, lunga e complessa, avviata nell’estate del 2011, condotta dal Nucleo Investigativo del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, ha portato all’arresto di Celeste Pani, pensionato, 68 anni, originario di Arbus ma residente a Guspini, con alle spalle svariati precedenti penali.
A insospettire gli uomini della Forestale è stata la concomitanza della presenza e passaggio di un veicolo, una Fiat Punto dell’arrestato, in occasione di decine di incendi che hanno interessato la vasta area compresa tra gli abitati di Guspini, Pabillonis e San Gavino Monreale nella provincia del Medio Campidano e tra San Nicolò D’Arcidano, Terralba e Uras nella provincia di Oristano.
Dopo svariati appostamenti, lunedì pomeriggio, Celeste Pani è stato sorpreso in una strada di penetrazione agraria, nel territorio di Uras, dove sostava a bordo del suo veicolo a ridosso della cunetta e, con lo sportello aperto, sporgendosi con un accendino, ha appiccato le fiamme a delle sterpaglie, per poi ripartire a tutta velocità.
I Forestali del Nucleo Investigativo di Cagliari, si sono lanciati all’inseguimento del veicolo che ha cercato di far perdere le tracce a folle velocità, ma la fuga di Pani si è conclusa nell’abitato di Guspini dove è stato bloccato e dichiarato in arresto.
Celeste Pani (nella foto), subito dopo l’arresto, ha accusato un malore ed è stato trasportato immediatamente all’ospedale di San Gavino Monreale dove è stato sottoposto ad accertamenti. L’uomo, dopo essere stato piantonato tutta la notte, nella mattinata è stato dimesso e condotto presso il carcere di Oristano su richiesta del Procuratore della Repubblica di Oristano Dott. Andrea Padalino Morichini, che ne ha disposto la custodia cautelare.
L’indagine è tuttora aperta e sono in corso riscontri ed approfondimenti per dimostrare la responsabilità dell’uomo nelle decine di eventi che hanno interessato le aree colpite da incendio.
Villacidro.info – 10 luglio 2012
riflettiamo prima di commentare ….
ebbene si, ho riflettuto!!!! spero che questa bestia, come ho già comentato in precedenza, finisca la sua vita in mezzo ad un fuoco, ma se per caso non si trova nessuno per compiere questo gesto benefico per la società, mi candido io!!! da piccolo, vedendo lo scempio compiuto da questi “non trovo aggettivi offensivi adatti” ho sempre augurato a lui e a tutte le persone che gli coprono e gli diffendono, la stessa fine che facevano i boschi da loro inceneriti!!!
Sono contro idee forcaiole, ma non posso nemmeno condividere il tuo augurio:
la foresta mediterranea, dopo un’incendio, riemette tanti polloni e se non disturbata dal pascolo si ricostituisce spontaneamente. Mentre se il fuoco attraversa un bosco di pino d’aleppo adulto avviene la disseminazione in massa e nasceranno tanti piccoli pini (la densità può essere davvero spaventosa, anche oltre 10.000 piantine ettaro). Insomma l’esito è quasi sempre la ricostituzione (solo la pineta di Villacidro è stata distrutta, sia per ripetuti e ravvicinati incendi sia perché costituita in prevalenza da pino domestico), quindi con il tuo augurio rischieremmo di vederlo rinascere dalle ceneri e peggio ancora potrebbe moltiplicarsi.
non era PANI per i suoi denti….. ridicolo
e no, caro mariano, ti posso assicurare che dopo il mio trattamento, dalle ceneri rimaste non nascerebbe niente!!! se dipendesse fa me il reato d’incendio doloso si tramuterebbe in terrorismo!!!!
Sul fatto che il il reato di incendio doloso venga perseguito maggiormente sono d’accordo, perchè, al di la dei danni all’ambiente ed ai manufatti, viene messa a reppentaglio anche la vita delle persone, sia civili che impegnate nella lotta agli incendi.
ben detto!!! bravo mariano!!! ciaooo!!
Esistono incendiari, ma coloro che li difendono sono molto peggiori.