La Confapi Sardegna è al anco alla propria associata Unicosmo, l’azienda di Villacidro a cui è stata negata la proroga della Cassa integrazione in deroga sino a dicembre e senza la quale rischia di chiudere definitivamente i battenti.
L’azienda metalmeccanica, partner decennale della Portovesme Srl, per superare la crisi sta cercando nuovi spazi e altri mercati, diversicando l’attività e l’acquisizione di altre commesse, assumendo addirittura nuovo personale. Ma adesso lo stop alla cig in deroga rischia di compromettere tutti i piani aziendali.
«Abbiamo analizzato il caso e siamo certi – afferma il presidente della Confapi Francesco Lippi – che si tratti un errore fatto da chi aveva il compito di dare l’ok alla pratica di proroga: può capitare. Ma è un errore a cui bisogna porre subito rimedio. Ho parlato del problema con l’assessore del Lavoro, credo che per procedura non resterà che ricorrere al direttore generale per rivedere la posizione della nostra associata.
Restiamo comunque perplessi dal metodo di valutazione utilizzato, anche perchè il caso che ora riguarda Unicosmo potrebbe prossimamente riguardare altre aziende sarde».
«È dificile accettare l’idea», prosegue Lippi, «che una interpretazione amministrativa assolutamente miope possa tradursi in un rischio drammatico per l’impresa. Chi oggi, pur di non compromettere il lavoro dei propri dipendenti, per arginare le dificoltà temporanee nelle attività tradizionali ricorre a strumenti previsti per legge, non deve rischiare di essere penalizzato dal poter assumere nuovo personale, con qualifiche diferenti, se nel contempo per salvare la propria attività è riuscito a diversificare l’offerta e allargare la propria base lavorativa».
Villacidro.info – 18 agosto 2012 – articolo tratto da “La Nuova Sardegna”
ma come assume personale e poi chiede la cassa integrazione mah
se ha lavoratori in cassa con qualifica metalmecanico può assumere muratori non tutti hanno le stesse mansioni