Mensa scolastica ancora chiusa: forti disagi per le famiglie

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I servizi di mensa scolastica e del tempo continuato non sono ancora partiti a differenza di tutti i paesi limitrofi. E nemmeno è dato sapere quando inizieranno. Un gruppo di genitori scrive al provveditorato.

Villacidro è uno dei pochi paesi della zona in cui non è ancora attivo il servizio mensa per le scuole dell’infanzia e primaria. In quasi tutti i paesi limitrofi l’apertura del servizio coincide con l’inizio della terza settimana di lezione, normalmente ad inizio ottobre.

A Villacidro ancora non è dato sapere nemmeno la data di inizio del servizio. Un ritardo cronico per la nostra cittadina visto che la mensa non inizia mai prima di metà ottobre (nel 2010 si dovette attendere addirittura il 28 ottobre) .

Alcuni genitori stanchi di questa situazione hanno scritto al Provveditore e al Sindaco chiedendo di far iniziare quanto prima il servizio mensa per le scuole. Infatti la mancata attivazione del servizio fa poi slittare l’inizio del tempo pieno nella scuola primaria a svantaggio dei bambini e delle famiglie che hanno scelto questa opzione. Il tempo pieno non è certo un “parcheggio”, come qualcuno pensa, ma una risorsa importante per offrire ai bambini tempi distesi e congrui nella realizzazione di una didattica che sia, non solo personalizzata, ma caratterizzata dall’apprendimento collaborativo e tale da favorire la formazione di competenze solide e durature.

Perché il Comune non garantisce il servizio mensa per tutta la durata del calendario scolastico? Si escludano pure le prime due settimane settembrine “di ambientamento” ma tutti gli altri giorni dovrebbero essere interamente coperti.

C’è qualcosa che lo impedisce? E perché il servizio mensa che riguarda per oltre il 70% le scuole dell’infanzia viene sempre interrotto al termine delle lezioni della scuola primaria (dopo la prima settimana di giugno)? Con l’ulteriore conseguenza che l’orario della scuola dell’infanzia (che invece si conclude a fine giugno) anziché terminare alle 16,15 finisca alle 13,15.

Ma non solo: capita anche che in alcuni plessi della scuola dell’infanzia le lezioni si concludano con due settimane di anticipo. Qualcuno si giustifica dicendo che sono i bambini che non vanno più a scuola. O vengono invitati a non andarci, magari con la scusa del caldo?

Questa situazione non aiuta certo le famiglie, anzi penalizza fortemente quelle dove entrambi i genitori lavorano.

La crisi sta colpendo tutti ma soprattutto le mamme lavoratrici. La percentuale di mamme occupate in Italia è di ben 12 punti inferiore alla media europea. C’è da chiedersi perché sono poche le donne che lavorano e ancora meno le mamme lavoratrici?

Perché mancano o sono insufficienti i servizi per l’infanzia, perché sono carenti i servizi di assistenza (per anziani, malati, disabili etc). Perché poi non ci sono adeguati strumenti che permettono di conciliare famiglia e lavoro (molto evoluti invece in altre nazioni europee: dalla Francia all’Inghilterra per non parlare dei paesi scandinavi). Storicamente all’interno della coppia è quasi sempre la donna a essere costretta a sacrificarsi e a dover abbandonare il lavoro per risolvere le problematiche familiari. Alla donna rimangono poche drastiche soluzioni: non avere figli, oppure – nel caso li abbia- abbandonare il lavoro per seguirli o in alternativa trovare forme di part time involontario (o coatto) ossia quei lavori, spesso scarsamente retribuiti, accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno.

E la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro è uno dei fattori di debolezza economica del nostro paese che sta diventando sempre di più un paese di vecchi e per vecchi. Ebbene il servizio mensa e il tempo continuato sono servizi e strumenti importantissimi per evitare questo circolo vizioso. Anzi il sostegno al lavoro femminile crea altro lavoro.

Perché il Comune di Villacidro e le istituzioni scolastiche, che dovrebbero garantire il pieno rispetto del calendario didattico, sembrano non preoccuparsene?

Tanto ci sono i nonni penserà qualcuno. E se i nonni sono troppo vecchi o malati o già morti oppure sono troppo giovani e ancora lavorano?

Nelle famiglie dove lavorano entrambi i genitori, uno dei due (quasi sempre la mamma) è costretto a smettere di lavorare per seguire i bambini.

Il comitato dei genitori

Villacidro.info – 8 ottobre 2012

12 COMMENTI

  1. Una vergogna ma sara possibile che nel 2012 stiamo ancora parlando di questi disservizi dove siamo rimasti una vergogna .Pensate un po io andavo a scuola negli anni 80 per la precisione ho cominciato il tempo prolungato nel 1985 alle scuole medie non vi pare di essere un po in dietro

  2. giovedi dovrebbe esserci una riunione con i dirigenti della scuola per discutere i problemi scolastici, qualcuno sa se si può partecipare?
    Sarebbe opportuno chiedere delle risposte anche sulla mensa e sul tempo continuato.

  3. Ho notato degli errori e quindi ripubblico il post corretto…Non ho nulla da aggiungere all’articolo che condivido in pieno. Ma voglio sottolineare il silenzio di opinione rispetto al problema. Considerato il numero di post su altri temi che compaiono su questo sito, mi sarei aspettato numerosi commenti di condivisione o critica di fronte al tema dell’istruzione e dell’educazione delle future generazioni. Se vogliamo superare questo momento di crisi, che prima che economica, e’ culturale e di valori, bisogna necessariamente ripartire dalla scuola, dall’istruzione e dall’educazione. L’esempio di inefficienza, scarsa informazione e lesione dei diritti degli studenti che si sta vivendo nelle scuole di Villacidro non mi sembra vada in quella direzione.

    • Sembra che il problema non sia sentito. Probabilmente ai Villacidresi interessa di più la polemica sul numero dei partecipanti ad una manifestazione del fine settimana. Poi se gli studenti isolani sono ultimi in matematica nella prova Invalsi non importa a nessuno!
      Guardate il link seguente giusto per farvi un’idea: http://www.istruzione.it/web/ministero/cs200712.
      Sarà importante la socializzazione ma forse anche qualche ora di lezione in più non guasterebbe.

  4. Comunque ho visto che è bastato un articolo su villacidro.info (ripreso dall’Unione di oggi) per far apparire i benedetti avvisi dell’inizio del servizio mensa lunedi 15. Adesso c’è da chiedersi quando si vorrà far iniziare il tempo continuato per le elementari.

  5. Concordo che iniziare la mensa a metà ottobre sia un disagio per le famiglie che però questo precluda la buona preparazione dei nostri figli…. perfavore siamo seri. Le lotte non si fanno nascosti dietro un “comitato di genitori” si fanno uniti affrontanto ogni singolo problema, non generalizzando; non serve a niente e a nessuno. Scrivere o dire “la scuola fa schiffo” non serve, piuttosto serve che i genitori si uniscano ed esigano dagli insegnanti, che non svolgono il loro lavoro, di farlo e anche bene. Prima di succedere questo come si dice da noi “infrori sa figu”, e molto meglio fare i sorrisini di circostanza e criticare alle spalle.

  6. Nessuno si è nascosto dietro un comitato dei genitori e tanto meno si è permesso di dire che la “scuola fa schifo”. Non lo pensiamo e non l’abbiamo scritto. Come dice lei alcuni genitori si sono riuniti per reclamare dei diritti e per ricordare alla scuola e all’istituzione comunale l’impegno assunto con la mensa scolastica ma non ancora avviata. Chiediamo di conoscere i tempi di avvio e il perché ancora non possiamo godere di questo servizio. Credo che sia un diritto per noi genitori che abbiamo scelto il tempo pieno per i nostri figli e sia doveroso da parte della scuola e dell’istituzione comunale darci dell’informazioni su questa situazione.

  7. Come ho già scritto condivido la richiesta di risposte per la mensa, quello che non condivido e’ sparare nel mucchio senza motivo. Vi chiedo a cosa e’ servito scrivere che in qualche plesso qualche maestra ha mandato via i bambini con la scusa del caldo???? È inutile e deleterio poiché inasprisce e indispone chi il proprio lavoro lo fa con coscienza e impegno!

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