Marciapiedi sporgenti, guardrail e strettoie, buche e segnaletica carente. Foto-cronaca delle insidie sulle nostre strade.
Ormai siamo abituati a prendere tutto per buono ma certe opere stradali sono spesso un obbrobrio quando non addirittura un pericolo. Abbiamo censito una serie di punti critici nelle strade di Villacidro, spesso sono opere pubbliche appena ultimate, altre hanno qualche annetto ma nessuno si è mai preoccupato di migliorarle. Scelte progettuali dettate spesso, più che dalla tecnica, dalla mancanza di soldi e dalla necessità di fare il più possibile con poche risorse.
Attraversamento pedonale via Nazionale
Il caso più emblematico è forse il nuovo attraversamento pedonale della “Gora di Sant’Antonio” di via Nazionale. Un tempo tutta la carreggiata era stretta e dunque non c’erano ostacoli sporgenti e strettoie. Poi finalmente è stato realizzato un ampio marciapiede e di conseguenza è stata ampliata anche la strada ma, nel ponte che attraversa la gora la larghezza è rimasta invariata così come il guardrail. Per creare l’attraversamento pedonale è stata realizzata una particolare struttura che termina con un cordolo in calcestruzzo che ha inglobato e irrigidito il guardrail che, a nostro parere, non è più una barriera di protezione ma un pericoloso corpo rigido che invade la corsia. Speriamo basti la segnaletica verticale per evitare il peggio.
La via Montimannu
È attraversata anch’essa dalla “Gora Sant’Antonio”(un vero incubo questa) ed in quel tratto esiste una strettoia con una barriera, semi divelta a causa di alcuni incidenti, che in 26 anni, cioè da quando sono stati realizzati i marciapiedi, nessuna amministrazione ha mai pensato di eliminarla complettando l’attraversamento pedonale della gora.
La situazione si fa più insidiosa la notte poiché l’ammasso di ferraglia e nascosto dal cumulo di terra e dalla vegetazione, complice anche la scarsa illuminazione pubblica.
Sempre in via Montimannu infatti c’è un’anomalia tutta nostra: i lampioni sono un tutt’uno con gli alberi, cresciuti a dismisura, che lasciano un tratto di strada completamente al buio.
Viene da chiedersi, in tono ironico, se sia nato prima l’albero o il lampione! Questo conflitto si ripete per diversi alberi.
Anche un bambino che disegna un viale alberato alternerebbe albero e lampione ad una equa distanza. Aspettiamo che qualcuno ci “illumini”.
Via Gonnosfanadiga
Altro caso da “non può essere vero“. Rettilineo, prima di una curva, improvvisamente il marciapiede termina con lo spigolo che sporge sulla carreggiata.
Anche questa è un opera recente, realizzata qualche anno fa a seguito del crollo della spalla del ponte sulla gora di “S’Utturu Mannu”.
Ci si sarebbe potuti allineare al marciapiede esistente o in ogni caso modificarlo allineando le ultime due cordonate e stringere di 20 centimetri il marciapiede esistente visto che la cunetta è stata realizzata dopo.
Altro non è poi che un mancato allineamento già al momento della costruzione del muretto a secco sotto il cimitero. (A. S.)
Villacidro.info – 11 ottobre 2012