Asilo nido Aziendale al primo piano del palazzo “Sandalia”

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Il micronido sarà destinato ai figli dei dipendenti comunali che vorranno usufruirne.

A breve inizieranno i lavori nell’appartamento al primo piano del palazzo “Sandalia” di Via Repubblica, di proprietà del comune, dove verrà ricavato l’asilo nido aziendale per i figli dei dipendenti comunali.
Il progetto iniziale fu predisposto dalla giunta Sedda e successivamente accantonato dall’amministrazione Fanni, che rinunciò ai finanziamenti, perché lo stabile era lontano dal palazzo municipale nonché per l’esiguo numero di bambini che ne avrebbe usufruito.

Ora dunque la giunta Pani ha rispolverato il progetto e a breve inizieranno i lavori. L’unico ostacolo pare essere l’assenza del cortile ma si ovvierà a questo problema accompagnando, nelle belle giornate, i bambini nell’asilo nido “Pimpa” che dista cinquanta metri dal palazzo Sandalia.

I lavori di ristrutturazione, adeguamento e arredi, saranno finanziati con 246 mila euro, di cui 180 mila provenienti da fondi regionali e i restanti 66 mila euro dal bilancio comunale. Lo stesso contributo regionale è stato recuperato dall’attuale amministrazione ed ora consentirà di portare a termine questo progetto destinato a far ancora discutere in città. (A. S.)

Villacidro.info – 25 ottobre 2012

32 COMMENTI

  1. Scusate….mi sfugge dove si trova l’asilo aziendale del povero disoccupato..Ma per carità,siamo sempre alle solite,cittadini di serie A e cittadini di serie B.Il dipendente comunale ha già un privilegio che è il lavoro sicuro e coi tempi che corrono è già tanto.246.000 euro + 250.000 per le biciclette….certo che sono ottimi investimenti.

  2. ancora clientelismo politico, perchè? Comune, a chi dobbiamo appaltare i lavori, a chi dobbiamo agevolare, solamente i figli dei dipendenti comunali o qualche consigliere di turno. Non sarebbem il caso di consultare la cittadinanza prima di fare certi passi, insomma la giunta Pani ancora non conette a fondo il ruolo che,ahimè, gli è stato consegnato. Ci troviamo di fronte ad un altra situazione di complicità e compromessi. A voi la parola…

  3. senza parole…è anche vero che se fanno questo ci son pure le leggi che glielo permettono..assurdo che spreco di soldi..come se i figli dei dipendenti non possono stare con gli altri bambini..perché queste distinzioni Pani?ma che delusione

  4. Antonio dice : “Scusate….mi sfugge dove si trova l’asilo aziendale del povero disoccupato” , l’asilo nido nasce dall’esigenza di agevolare i genitori che lavorano e che non possono pagarsi baby sitter o non hanno altre possibilità di “collocazione” dei propri figli negli orari lavorativi, ergo, se sei disoccupato il figlio lo puoi anche tenere tu no ?
    Mi sembra assurdo vedere mamme (o papà) che portano il figlio all’asilo nido e se ne rimangono a fare nulla tutta la mattina perché non lavorano …

    • un disoccupato ha spesso la necessità di cercare e poi di tenersi un lavoro(problema che riguarda soprattutto le mamme!).
      gli asili nido servono eccome! il problema è che non capisco perché chi è regolarmente occupato (comunale!!!) deve usufruire di questo servizio tramite i fondi del bilancio, dato il periodo di magra che stiamo passando! a questo punto avrei capito di più se questi soldi si fossero investiti per dare posti in più ai bimbi per accedere nido comunale (Pimpa), dato che di nido si parla!

    • esistono, ma qua il punto è un altro, c’era un bando il comune ha parteciapato ( inutilmente) considerando alcuni punti fondamentali :
      1. ci sono ben 3 asili nido a villacidro;
      2. si potrebbero fare cose molto più utili per la cittadinanza;
      3. non mi risulta che ci siano dipendenti comunali con bimbi cosi piccoli, se non erro il bimbo più piccolo ha 5 anni e quindi va alla scuola dell’infanzia, e considerato le età dei dipendenti credo che i bimbi crescano e basta( ci siamo capiti);
      4. è stato licenziato del personale dall’asilo pimpa, per “scarsità” di utenti, per cui si dai apriamone un altro…
      detto questo… mandiamo tutti il cv, magari almeno fanno qualcosa di utile, assumeranno del personale… e qui chiudo

  5. La domanda sorge spontanea:
    66mila euro del bilancio Comunale(i nostri IMU) + uso dei locali, questo per quanto riguarda la installazione:…. e i costi di gestione??? non si conoscono,
    A fronte di un “Parco” bambini di ????unità= quante??
    O per caso non si dovranno sommare anche i contentini da distribuire?? o i pargoli degli amministratori?? perche chi da certe notizie non ci da i dati fondamentali per capire come mai la precedente amministrazione si preoccupava della distanza dal Comune e questa ignora il problema’??
    E’ sempre valida la affermazione “le capacità di un amministratore si misura nella quantità di finanziamenti che riesce a trovare”???
    facile farlo con i soldi di chi ti ha votato per aiutare a risolvere i problemi, non degli addetti, ma dei cittadini!!!!! basta creare una mini casta, sperando che i derubati siano così cretini da non protestare…..

  6. stiamo per arrivare all’esasperazione, se continuiamo così, sarò costretto a rispolverare il costume da super eroe, e si comincia con la battaglia contro le ingiustizie.
    Occhio !!!!!!!!!!!!!!!1

    povera Italia.!!!!!!!!

  7. Non dovrebbe far discutere se la gente capisse che quei fondi regionali o li spendi cosi o altrimenti li perdi ci vuole poco .A far discutere sicuramente sara la cifra che mi sembra abbastanza alta per ristrutturare e mettere a norma 246 mila euro se fosse un privato cittadino con l´idea di un asilo nido ne spenderebbe la meta

  8. Non capisco perché ci si lamenti tanto, sono 30 anni che i “soliti” amministratori Villacidresi fanno queste “opere” con i soldi dei cittadini(in parte), se la popolazione continua a votarli vuol dire che va bene così, rassegnamoci, siamo la minoranza che si indigna, la maggioranza degli elettori gode nell’essere derubata!

  9. Il fatto che ci siano fondi regionali per asili nido fermi dai tempi della giunta Sedda la dice lunga sulla reale convenienza del finanziamento…
    Sarebbe sicuramente da capire cosa succederà quando i cittadini cercheranno un impiegato allo sportello e si sentiranno rispondere: E’ andato a portare il figlio all’asilo nido e poichè il bambino soffre in macchina, è andato a piedi…..torni domani che c’è sciopero al nido..
    Altro che coffee-break al bar di sotto. Ma questa sembra essere una storia che non interessa…E non mi si venga a parlare di rispetto della maternità…,
    ed il rispetto dei cittadini??

  10. Invece Di realizzare opere INUTILI e discriminatorie (i figli dei dipendenti comunali sono speciali?) si potevano utilizzare i 66mila euro per RIFARE qualche strada (in alcune zone sembra di passeggiare in somalia) oppure creare alcuni giochi, oppure mettere una telecamera nel parco per vedere gli INCIVILI che ogni sabato lasciano chili di rifiuti.. Giunta, perché non chiedete AI CITTADINI quali opere realizzare? Dov’è finita la “partecipazione attiva” dei cittadini? O dobbiamo salire in massa al municipio??

  11. C’è un sistema politico che nonostante la crisi e nonostante ogni tanto qualcuno ci lascia lo zampino, continua a ritenere giusto sperperare soldi pubblici, non mantenendo fede ai requisiti richiesti dal bando. Un asilo nido aziendale lontano almeno 1 Km dalla sede di lavoro, forse 1 o 2 figli dei dipendenti avrà la possibilità di frequentare l’asilo, bambini da zero a tre anni che quando avranno voglia di stare in un giardino attraverseranno via repubblica e percorreranno 100 mt per andare a giocare nel giardino dell’asilo nido Pimpa, tutto regolare.

    • “I bambini volanti”
      Scritto da Antonio Muscas
      Giovedì 13 Ottobre 2011

      Durante il consiglio comunale del 30 settembre 2011 è stata votata la 4a Variazione al Bilancio di Previsione 2011 che prevede, tra gli altri, l’approvazione del finanziamento per la realizzazione di un micro nido comunale (reperibile qui). Al progetto il comune deve contribuire con una quota pari al 20%.

      Nulla da eccepire sulla necessità di realizzare un micro nido, a parte la consistenza della spesa (oltre € 230.000,00), trattandosi infatti non della costruzione ex novo quanto, come si legge dalla stessa delibera, della ristrutturazione e adeguamento di un locale comunale esistente.
      I dubbi e le perplessità sono nate quando

      durante il consiglio comunale si è scoperto qual è il sito individuato, ovvero i locali ex ASL posti al primo piano del palazzo Sandalia.
      Il micro nido è destinato a bambini fino a tre anni, e non è necessario essere degli specialisti per capire quanto sia necessario in quell’età disporre di ampi spazi all’aperto per muoversi, giocare, respirare aria pulita e dar sfogo alle proprie corde vocali senza timore di disturbare i vicini.
      Sarebbe bello capire come tutto questo possa concretizzarsi in un locale al primo piano di un condominio dove all’aperto si può usufruire tutt’al più di un balcone.
      Durante l’ultimo consiglio comunale alla richiesta della consigliera Gessica Pittau di quale fosse la previsione di utenti per il futuro nido il nostro Sindaco Teresa Pani ha risposto con un “non lo so”. Alla faccia della programmazione di cui lei tra l’altro ha la delega.
      Ai dubbi esposti dal consigliere Antonio Muscas relativi all’assenza di spazi aperti lo stesso Sindaco ha risposto ricordando che a pochi passi dal palazzo Sandalia c’è l’asilo nido comunale ove i bambini possono recarsi per dare sfogo alle proprie necessità motorie e vocali.

      Non capendo come possano bambini fino a tre anni attraversare in gruppo una strada trafficata come la Via Repubblica si sono fatte 4 ipotesi:
      1 le maestrine prendono in grembo i bambini e, uno a uno, li trasferiscono da un sito all’altro;
      2 uno scuolabus carica i bambini e le maestre e consente loro di effettuare i trasferimenti;
      3 si scava un tunnel sotto la Via Repubblica;
      4 i bambini volano.
      Essendo, per ovvie ragioni, le prime due ipotesi difficilmente realizzabili, la terza troppo onerosa, la quarta appare quella più praticabile.
      Unico dubbio: come fanno i bambini a volare? Servirà un dispositivo e dell’energia.
      Risposta semplice: i dispositivi li acquisterà la giunta con un’altra variazione di bilancio, mentre l’energia la forniranno i 10 ettari di fotovoltaico che ci apprestiamo a costruire su un terreno comunale interessato da un progetto di bonifica e riqualificazione agricola.
      Sì, perché nello stesso consiglio comunale è stato votato il cambio di destinazione d’uso di un terreno comunale sito in Trunconi nei pressi della ex discarica, ritenendo non più opportuno puntare sul rilancio agricolo e più conveniente investire sul fotovoltaico. Fotovoltaico privato, sia ben inteso, non comunale. Perché il Comune ha necessità di soldini e questa è una forma semplice di guadagnarli. Vuol dire che i disoccupati mangeranno elettricità e avremo le strade meglio illuminate, di giorno e di notte.
      Il capogruppo della maggioranza Sisinnio Orrù a tutte le osservazioni che sono state mosse su asilo e fotovoltaico ha replicato che se ci sono finanziamenti bisogna usufruirne e che, relativamente alle energie “alternative”, non bisogna andare tanto per il sottile: è uno strumento per incamerare liquidi e noi navighiamo a vista.
      Il Sindaco Teresa Pani ha ribattuto anche a chi le ha contestato che da tempo il suo gruppo parla dell’esigenza di dotarsi di un Piano Energetico Comunale e questo impegno appare perfino nelle loro linee programmatiche recentemente votate. Ha risposto che si tratta di questioni vecchie e superate:“Ne è passata di acqua sotto i ponti, e poi la Regione Sardegna non è intenzionata a fare un Piano Energetico Regionale, perché dovremmo farlo noi?”. Questa coalizione che osa definirsi di centro sinistra ci ha fatto scoprire che le linee programmatiche sono carta per avvolgere il pesce e la razionalizzazione della produzione e dei consumi energetici non è più una priorità. Un bel modo di governare lo sviluppo, il paese e il territorio.(…….)

  12. Se al fondo regionale di 180.000 euro si doveva aggiungere 66.000 euro dalle casse comunali per creare una cosa inutile per la cittadinanza,bene aveva fatto la giunta Fanni ad accantonare il progetto Sedda che serviva solo per pochi privilegiati comunali.
    P.S.
    Strano il silenzio di G.P. Marcialis

  13. Mah!!Io so solo che le rette per l’asilo comunale sono diventate astronomiche (il servizio è ottimo sia chiaro!!)e a Gennaio,come ogni anno,saliranno ancora un pochino!:(((Ma poi…penso che siano davvero pochi gli impiegati giovani che hanno figli da mandare al nido aziendale….mumble mumble…

  14. Propongo una petizione, questi soldi sono i nostri, le nostre tasse devono essere spese per costruire beni per la collettività, beni di cui tutti possono usufruire! Il comune non è un’azienda privata che può decidere, con i propri soldi, di creare un asilo per i propri dipendenti. Il comune è un’azienda pubblica e gli asili comunali esistono già. Io non posso pagare le tasse per mandare all’asilo i figli dei dipendenti pubblici gratis e poi pagare 300€ al mese per il mio, è un controsenso, anzi è una palese presa per i fondelli! Facciamo una petizione per contestare questa decisione!

  15. ..a proposito di tariffe dell’asilo nido comunale, Villacidro Futura ha presentato un’interrogazione al Sindaco e all’Assessore alle Politiche sociali per chiarire come mai le tariffe vengano determinate prendendo i redditi totali invece che l’ISEE, diventando quindi altissime, soprattutto se le famiglie richiedenti hanno due e tre figli a carico.
    Chiaramente non hanno ancora risposto…e chissà se mai lo faranno…visto che il dovere istituzionale di rispondere alle interrogazioni non è affar loro…magari lo sarà del Prefetto, dopo che scriveremo di nuovo.
    Forse dovrebbero mettersi il problema di come mai tantissimi hanno rinunciato all’asilo nido dopo essere entrati in graduatoria, e di come mai non riescono neanche a costituire le classi per lo spazio infanzia.
    Evidentemente le tariffe sono troppo alte, e costruire un altro asilo per poi seguire questa politica, sembra l’ennesimo atto di sperpero di denaro pubblico.

  16. A me piacerebbe incontrare al comune un dipendente con figli in età da asilo nido, (almeno significherebbe che sono giovani) invece l’ultima volta che sono andata ho incontrato una signora vecchia e arrogante (che poi ho scoperto essere la segretaria comunale) che mi ha aggredito perchè ero in giro nell’andito. Io non vado al comune tutti i giorni e semplicemnte non sapevo dove fosse la pubblica istruzione………………….. Ho poi ho incontrato un altro signore molto galante ma molto molto anziano che poi ho scoperto essere il segretario del Sindaco. Pensate un po’…………….. quest’ultimo pare sia un ex funzionario regionale in pensione che già prenderà una pensione altissima e poi prende anche lo stipendio del nostro comune.A me piacerebbe incontrare al comune un dipendente con figli in età da asilo nido. . . . . . .

  17. Mi chiedo veramente CHI pensa di essere di sinistra che ha votato una giunta che nei fatti dimostra che del pensiero di sinistra e del sociale non ne capisce niente.
    L’unica risposta che mi do è che a Villacidro non c’è nessun pensiero, nessuna corrente, nessuna etica politica.
    Coloro che hanno lottato e sono morti perché fieri di appartenere alla sinistra si rivoltano nella tomba.
    Le SCELTE e le AZIONI.
    Queste bisogna giudicare! Di belle parole e false promesse siamo bravi tutti a riempirci la bocca.
    Abbiamo ora il grande potere della comunicazione oltre che la situazione sotto gli occhi di tutti, ABBIAMO il dovere di giudicare i nostri amministratori, abbiamo il dovere di farlo oltre che per noi tutti che abbiamo passato i 18 anni, soprattutto per i nostri figli che stanno crescendo in una comunità senza nessun valore e nessuna coerenza.
    Fine. Mi sono sfogato. Scusate. Saluti.

  18. Gruppo Consigliare “Anch’Io Per Villacidro”
    Alla cortese attenzione del Sindaco e della Giunta
    Interrogazione a risposta scritta
    Premesso
    Di essere venuti a conoscenza a mezzo stampa che l’Amministrazione intende realizzare un asilo nido per dipendenti comunali, con fondi regionali e comunali, da realizzarsi ristrutturando il primo piano del palazzo Sandalia
    chiediamo
    di sapere se la notizia corrisponde a verità e nel caso:
    Di conoscere quale sia la ratio che porta l’attuale Amministrazione a spendere 66.000 euro del bilancio Comunale oltre a circa 250.000 euro di risorse regionali per ristrutturare uno stabile (inadeguato) da destinare ad asilo nido per i dipendenti comunali in considerazione del fatto che risultano esserci solo uno o due bambini che potrebbero usufruire del servizio.
    Di sapere perché l’asilo nido eventualmente non possa essere utilizzato da tutta la comunità Villacidrese;
    Quali siano le scelte tecniche-logistiche operate dalla Amministrazione visto che la struttura è lontana dal Comune, è al primo piano e non ha cortile.

    Distinti saluti
    Il Gruppo Consiliare “Anch’io per Villacidro”
    VILLACIDRO, 31 ottobre 2012

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