Ottennero i fondi per un progetto mai realizzato: tre denunce, sequestrati 2 milioni di euro.
Una truffa lontana nel tempo è saltata fuori l’anno scorso, nelle indagini seguite alla bancarotta fraudolenta di un’altisonante società attiva in campo nazionale e internazionale che aveva puntato l’attenzione sulla fertile pianura di Villacidro per raccogliere i buonissimi carciofi sardi e lavorarli con macchinari acquistati da una ditta australiana. Niente di più verosimile, ma anche niente di più falso, come hanno potuto accertare i militari della Guardia di Finanza agli ordini del maggiore Alessandro Troisi – comandante del Gruppo di Cagliari – e coordinati dal sostituto procuratore Gian Giacomo Pilia, nell’inchiesta avviata sulla società “Macolive” di cui era amministratore delegato Francesco Elia Sanna. Con lui sono stati denunciati a piede libero anche Claudio Conforti e Mauro Cei, l’accusa per tutti è di truffa aggravata ai danni dello Stato e bancarotta fraudolenta. La truffa sui carciofi mai lavorato ha fruttato al trio tre milioni di euro, ieri ancora a tarda sera i militari del Gruppo di Cagliari lavoravano all’inchiesta che ha portato al sequestro di due milioni di euro tra denaro contante e beni materiali.
La storia comincia nel 2003, quando la società avvia le pratiche per installare una fabbrica di trasformazione dei carciofi, prodotto molto ricercato non soltanto nel mercato nazionale. Sulla base della legge 488, i tre elaborano un progetto e chiedono un finanziamento per acquistare il materiale necessario, macchinari e quant’altro: lo ottengono rapidamente, alla fine del 2004 la pratica era già andata a buon fine. Il gruppetto aveva presentato fatture per oltre tre milioni di euro che avrebbero dovuto provare l’acquisto di macchinari da una società australiana. Gli acquisti si sono rivelati assolutamente inesistenti, nessuna macchina lavora-carciofi ha mai raggiunto Villacidro sotto la targa “Macolive”. La solita truffa di imprenditori disinvolti. Nel 2011 però la società ha mostrato tutti i suoi limiti e i libri contabili sono finiti in tribunale.
Il giudice fallimentare ha trasmesso la relazione della curatela fallimentare alla procura della Repubblica dove le indagini sono state affidate al pm Pilia. I tre denunciati sono stati sottoposti anche a misure interdittive. È possibile che la vicenda non finisca qui: la rete di relazioni di quest’azienda era vasta, non è escluso che possano emergere anche ulteriori comportamenti fuorilegge, la relazione fallimentare potrebbe indirizzare gli inquirenti anche su altre piste. La richiesta di finanziamenti per progetti industriali che poi si fondano sul nulla è purtroppo un fenomeno frequente in Sardegna e la Guardia di finanza ha già chiuso alcune indagini su questo tipo di truffe.
Fonte: La Nuova Sardegna
qualcuno diceva, tranquillo ti faccio assumere io alla MACAR, secondo me devono essere perseguiti non solo gli imprenditori, ma anche qualche politico……adesso è troppo!!!
Perchè non sveli il nome del politico in oggetto? Così il prossimo anno gli porto in regalo iìun bel paio di manette…
sarà il solito politico che promette il lavoro ai per avere un voto
Chi? Nome e cognome.
Babbo Natale politici che promettono posti di lavoro c’è ne nono molti in giro …. adesso per le prossime elezioni politiche, si stanno preparando per l’ennesima volta, a far fare preparare colloqui di lavoro… in “stanze segrete”, con la promessa che … se prima non ci sono riusciti a trovartelo il posto di lavoro… ora il posto è sicuro… VOTAMI e fammi votare.La tecnica e sempre più subdola… SAI i posti di lavoro sono pochi e le richieste sono tante… c’è molta fame in giro, ma stavolta non ti prendo in giro… VOTAMI e il posto per te è assicurato… però ti devi impegnare in campagna elettorare e farti vedere in giro… e portare VOLANTINI… porta a porta….A dimenticavo di rispondere a Babbo Natale… che chiede fai il nome e cognome…. ma Babbo Natale, ci vuole poca inntelligenza in paese sono sommariamente in “due”, ma uno è più scaltro dell’altro, perchè è più intelligente e furbetto…. usa metodi collaudati, e si serve della gente disperata… e specialmente in questi tempi non è difficile trovare.Mandateli a quel paese…portate fuori l’orgoglio è ditelo in faccia a loro e a i loro “amici” che li VOTATE si…ma solo a posto di lavoro fatto, prima delle elezioni. NON CREDETE PIU’ ALLE FALSE PROMESSE….. Loro non perdono mai il vizio, ci tentano sempre, perchè è il loro MESTIERE…….. Rimandiamoli a LAVORARE.Babbo Natale hai capito chi è il più scaltro … aiutami i dico il nome … ma il cognome lo aggiugi tu.CIAO