Intesa tra Comune e Università per pianificare il governo del territorio

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Il Comune di Villacidro ha stretto una collaborazione con Il C.I.R.E.M. per lo studio di un piano di sviluppo del territorio.

Il Comune di Villacidro è diventato negli ultimi anni il punto di riferimento principale del territorio del Medio Campidano: ciò sia in virtù del fatto che è Capoluogo di Provincia sia per la localizzazione in Città di alcune funzioni territoriali di livello regionale e provinciale quali l’unica zona industriale della Provincia, un Centro commerciale di rilievo regionale, la Casa della Salute di valenza sovra comunale. Inoltre Villacidro si caratterizza per l’estrema complessità del suo tessuto economico, sociale, territoriale ed ambientale, nonché per la complessità delle problematiche connesse all’espansione periferica ed alla dimensione di area vasta in cui la città è inserita, tutte questioni a cui l’amministrazione si rapporta con un approccio di programmazione e progettazione diretto a governarle in forma integrata attraverso una visione di sistema.

Con queste tematiche il Comune intende stringere un’intesa con Il Centro Interuniversitario di Ricerca Economica e Mobilità (C.I.R.E.M.) sezione CRENoS (Centro Ricerche Economiche Nord Sud) dell’Università degli Studi di Cagliari e Sassari che ha tra i propri obiettivi istituzionali l’attivazione di ricerche, collaborazioni e attività finalizzate alla formulazione di programmi e progetti applicati finalizzati allo sviluppo locale e all’economia su differenti scale territoriali che risultino di comune interesse per l’importanza dell’argomento e per la rilevanza scientifica del tema.

In particolare il CRENoS annovera risorse di alta specializzazione sul settore della formazione e della ricerca applicata allo sviluppo locale ed alla pianificazione territoriale nel campo degli studi economici, nonché nelle attività di supporto scientifico e tecnico alla progettazione per lo sviluppo di programmi a valere su fonti di finanziamento locali, nazionali, europee e internazionali.

In quest’ottica il Comune di Villacidro rileva la necessità e l’interesse di una collaborazione istituzionale con il CIREM sez. CRENoS che sviluppi le professionalità interne nei campi dell’analisi e della progettazione dei programmi di sviluppo e garantisca un supporto qualificato per il monitoraggio scientifico delle azioni amministrative e di governo del territorio.

Villacidro.info

3 COMMENTI

  1. Ma quale Provincia e quale Citta’ sarebbe un paese che appare essere sempre piu’ terra bruciata (siamo ormai vicini alla classifica di comune terzomondista) e quasi terra di nessuno, con uno spopolamento dello stesso in atto (gia’ da un bel pezzo..) per cause a tutti note. Ma mi facciano il favore!!! Non continuamo con certa propaganda ridicola che si perpetua ormai da troppo tempo…

  2. Non mi è ben chiaro cosa dovrà fare il CRENOS: corsi di specializzazione in pianificazione? Pianificazione applicata? a cosa? Pianificazione territoriale? (su quale territorio)? E poi mi chiedo: c’è un programma specifico ? Quale è il programma e la sua durata? Dall’articolo non si capisce gran che (troppi paroloni senza nessuna spiegazione). Parlare di pianificazione del territorio è troppo generico. Penso che prima di tutto servano seri piani di gestione che riguardano specifici settori (agrario, energetico, edilizio ecc,) che trovino subito applicabilità e operatività (non priva di difficoltà) e non abbiano bisogno di grosse sperimentazioni, poiché sono già ben note le modalità di realizzazione ed attuazione. Se non verranno date adeguate spiegazioni (che sappiano meno di politichese) mi sorgono seri dubbi sull’utilità dell’intesa. Ultimo interrogativo: questa intesa comporterà dei costi? Se la questione non comporta un impegno di spesa per il Comune, si possono sottoscrivere intese per fare tutte le ricerche, gli studi e le sperimentazioni possibili, e il fatto è da considerare positivo. Se ci sono dei costi è meglio che si punti a concrete pianificazioni di settore già sperimentate e che abbiano immediata applicabilità, non si faccia l’errore di spendere fondi pubblici per finanziare mega studi, con lo stesso criterio con il quale in passato sono state realizzate tante strutture inutilizzate se non inutili.

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