Sono Nicola Sessini, dopo il diploma al Liceo Scientifico mi sono trasferito da Villacidro (che si trova a 50 km da Cagliari) a Trento, su consiglio della mia precedente società, il Villacidro Triathlon dove ho iniziato a fare triathlon.
Da ormai più di 5 mesi faccio parte del programma dell’Università degli studi di Trento chiamato Uni.Team, un progetto pensato per dare l’opportunità a ragazzi che vogliono intraprendere gli studi universitari di praticare triathlon come atleti di alto livello. Dopo questo primo periodo molto intenso mi ritengo davvero fortunato di farne parte. Devo ammettere che tra università e allenamenti si vive una vita a dir poco frenetica, ma che, se presa con una buona organizzazione, si può vivere alla grande.
Alla base di tutto, ovviamente, non può assolutamente mancare la determinazione e la voglia di fare tanta fatica per questo sport. Una settimana qualsiasi è fatta quindi di tanto sudore, corse, sacrifici ma soprattutto di tante risate coi compagni di squadra e piccole o grandi soddisfazioni che questo bellissimo sport sa darti.
La settimana parte subito con un ritmo infernale dal lunedì e continua così incessante sino alla domenica.
La sveglia non suona mai tardi: bisogna andare a lezione, c’è la corsetta mattutina pre-colazione oppure si anticipano allenamenti la mattina presto perché più tardi si è impegnati con lo studio.
La mattina quindi si passa così tra allenamenti e università (come sempre d’altronde). Si pranza sempre presto a causa dell’allenamento di nuoto che inizia alle 13:30. Il pranzo è un incognita, a volte si riesce a essere a casa e mangiare normalmente, altre volte un panino al volo oppure c’è il “tupperware” di pasta fredda da mangiare all’università perché se non mangi poi all’allenamento di nuoto non si va avanti.
Non mancano mai dal lunedì al sabato, nell’orario della pausa pranzo, le sacrosante 2 ore in piscina da cui si esce il più delle volte “shocked”. Ma il bello viene dopo, perché si parte subito per un altro allenamento oppure si corre a lezione o in sala studio. Le giornate sono in sintesi formate da 2 a 4 allenamenti al giorno durante la settimana e da un unico allenamento la domenica e a fine settimana si contano più di 20 ore di allenamento. Si cerca sempre di sfruttare al meglio il poco tempo a disposizione e di recuperare il meglio possibile.
Pian piano impari a convivere con la stanchezza. Ci sono giorni in cui sei veramente a pezzi, quando solamente a stiracchiarti senti dolore dappertutto o a far le scale le gambe chiedono pietà. Ti rendi conto che il recupero è fondamentale, se non riesci a recuperare bene tra un giorno e l’altro si salta in aria. Cose come lo stretching post-allenamento, il bere tanta acqua, andare a letto non troppo tardi diventano fondamentali. Come detto prima oltre alla fatica però ci sono soprattutto le soddisfazioni e i compagni di squadra che diventano i tuoi amici. La squadra è fondamentale, quando si è in gruppo tutto diventa più facile, più divertente e cosi anche gli allenamenti più duri passano più facilmente.
Dalla battuta, allo scherzo negli spogliatoi sono tutte cose fondamentali che ti fanno divertire insieme ai tuoi compagni anche mentre si fa fatica. Importantissimo è prendere le cose sul serio ma allo stesso tempo con serenità, senza mai dimenticarsi il divertimento.
Questa e la settimana di un aspirante triathleta: IMPOSSIBILE ANNOIARSI!!!
Fonte: “triathlon online”