Altro incidente nella rotonda dell’ippodromo

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VILLACIDRO. Tre settimane fa un incidente identico ma con il veicolo che proveniva dalla direzione opposta.

Il progetto iniziale dell’ippodromo prevedeva uno svincolo di accesso da realizzarsi su livelli sfalsati con un cavalcavia, progetto poi rivisto con una più economica e pratica soluzione quale è la rotatoria. Ma ora questa soluzione sta presentando le sue criticità in termini di sicurezza.
Certo c’è da dire che l’educazione stradale nel nostro territorio è pari a zero e si è abituati a guidare “a vista” senza prestare attenzione alle indicazioni dei cartelli stradali.

La dinamica di quest’ultimo incidente accaduto ieri è simile a quella dello scorso 25 settembre. L’automobile è giunta alla rotatoria, stavolta viaggiando nella direzione opposta, cioè da Villacidro verso Villasor e, centrato in pieno il manufatto ha dapprima scalzato il cordolo della rotonda per poi attraversarla completamente e divellendo una serie di paletti luminosi che indicavano l’ostacolo, poi ha abbattuto un palo in legno della linea telefonica, posizionato sulla banchina opposta, e concluso la folle corsa in un filare di eucalipto.

Gli operai dell’ANAS, intervenuti stamane per riparare l’opera, non sono stati avvertiti dell’accaduto e hanno scoperto casualmente le tracce dell’incidente. Parrebbe dunque che chi ha causato l’incidente non abbia avvertito le autorità competenti o chiesto il soccorso di un carro attrezzi e al momento non è nota l’identità dell’automobilista.

Villacidro.info

16 COMMENTI

  1. Un giorno o l’altro ci scapperà il morto in quella rotonda che solo ad un matto poteva venire in mente di realizzare, sopratutto se tiene conto che pochi metri più in la c’è un incrocio pericoloso. E il tutto per entrare in un deserto di ippodromo.

  2. Non è causa del progetto attuale nei confronti del precedente. Spendere troppo non cambierebbe nulla. Al di là dell’educazione stradale (importantissima!), in alcuni orari hai una luminosità fastidiosa che non ti fa vedere molto bene ed in più in Sardegna, manca totalmente la segnaletica. Se vai in altre regioni (e chi viaggia lo sa) una rottonda è segnalata sempre (almeno quelle lungo le statali) con segnaletiche di almeno 1,5mt x 3mt che te ne indicano la presenza.
    Queste segnaletiche sono anche disposte da 1200mt prima della rotonda per circa 3 volte.
    1200mt prima, poi 500mt e infine 100 o 200mt prima.
    In questo modo da (quasi) intimorire (psicologicamente) e indurre l’automobilista a ralentare.
    Cosi sarebbe altamente improbabile un incidente.
    Se poi non vedi neppure quelle, significa che sei pirla e che tidevi ricomprare la macchina nuova.

  3. Sino a prova contraria, la rotonda deve essere segnalata bene, e forse servirebbe anche qualche protezione visto lo scarto che sei obbligato a fare. Ma visto che ci siamo io direi di farne almeno una per ogni incrocio sino a Villasor, così per fare 20 KM ci impieghi 50 minuti. Ma è così difficile fare un cavalcavia ben fatto più avanti? Immaginiamo se al posto del cavalcavia per Villacidro o per San Gavino sempre sulla stessa statale ci fossero delle rotonde come sarebbe schifoso quel tratto. Secondo me le rotonde le pagano al chilo visto le porcate che stanno facendo in ogni posto. Provate a viaggiare in una statale o provinciale con 30 rotonde in 27 Km e poi ne riparliamo di certe schifezze che si vedono, e chi viaggia lo capisce, e solo chi viaggia. La rotonda va bene in una città, ma non su una strada principale dove le laterali vengono usate una volta in un anno e l’arteria principale è la più congestionata. Infatti un cavalcavia evita scarti e manovre che le rotonde ti obbligano a fare. In Sardegna siamo fortunati, perché il nostro asfalto(con ammendante leggermente diverso che in altri luoghi)e molto buono per quanto riguarda il Grip, altrimenti se vi trovaste a guidare nel bagnato in certi luoghi d’Italia entro i limiti(devi essere fermo per non sbandare con il veicolo) vi garantisco che non parlavate in tal modo. Per i furboni che parlano di limiti(devono essere volontari del traffico), io li rispetto e non sempre il problema sono i limiti ma le strade fatte senza criterio(per non dire un’altra parola). saluti.

  4. ma gli altri cittadini italiani, che rispettano i limiti di velocità, cosa sono figli di……….!!! in prossimità di una rotonda, oltre che rispettare i limiti, devi anche dare precedenza, ma di cosa state parlando????

  5. Il problema è che ai sardi non piace staccare il piede dell’acceleratore, tutto qua. Per chi ha viaggiato nel continente a lungo (come sottolineava qualcuno più sopra), è deprimente vedere personaggi infoiati per un sorpasso di 4/5 auto contemporaneamente o perché non possono tenere la media dei 140 sulla ss196, che ricordo essere una strada ad una carreggiata (pure stretta) per senso di marcia, senza corsia di emergenza ne i presidi richiesti su una superstrada o autostrada, perché tale non è. In più, abbiamo la fortuna di non essere vessati da autovelox fissi ne postazioni mobili,altrimenti molti abbasserebbero la cresta e tornerebbero sulla terra della civiltà e della guida normale, evitando incidenti agli altri.
    Finché non smetteranno di dare la colpa alle strade e di criticare invece le mancanze nella guida, non si faranno passi avanti.
    Per tutto il resto, ci sono i carrozzieri.
    Vamos!

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