Cerimonia in tono minore con pochi partecipanti, all’insegna della sobrietà e dell’essenziale, ma anche della polemica.
Quest’anno la celebrazione del 4 novembre (che ricorda il 4 novembre 1918 quando finì la Iª Guerra Mondiale) si è svolta con pochissima partecipazione di gente, assenti le scolaresche, i boy-scouts, assente (cosa alquanto strana) la banda musicale. Già c’era stato qualche incidente di percorso allorquando il sindaco pensò di far slittare la celebrazione al 10 novembre, decisione che è stata irrevocabilmente bocciata dalla Prefettura, riportando la commemorazione alla data canonica. Sarebbe stato un po come festeggiare il Natale il 30 dicembre! Non sono mancati i malumori all’interno dei vari gruppi delle forze dell’ordine in pensione.
Dopo la cerimonia dell’alzabandiera nella piazza Municipio ci si è spostati nella chiesa di santa Barbara per la celebrazione della messa, dopodiché ci si è ritrovati davanti alla lapide ai caduti per le cerimonie di rito: per primo è avanzato il gonfalone del Comune scortato dalla polizia municipale, poi c’è stata la deposizione della corona d’alloro con relativa benedizione del parroco. Mancando la Banda Musicale è stato suonato alla tromba il Silenzio militare. A seguito le autorità civili, militari e religiose si sono avvicinate alla lapide e hanno reso omaggio ai caduti. Le note dell’Inno nazionale hanno fatto seguito, prima dell’inizio dei discorsi ufficiali: del sindaco, di due studenti del Liceo Classico, del consigliere comunale Maria Carmela Aru, dell’Assessore alla Cultura Francesca Curridori, che ha saluto con affetto il reduce della II Guerra Francesco Nonnis, medaglia d’argento al valor militare che, sebbene abbia 92 anni, non manca di partecipare ogni anno alla cerimonia.
Una piccola considerazione critica: i due studenti del Liceo si sono avventurati nel sentiero dell’analisi del testo dell’Inno nazionale fornendo una chiave di lettura assolutamente retorica e fuorviante: nessun accenno critico alla reale storia che vide nella massoneria la vera protagonista di un’ ”unità” più imposta che desiderata, specialmente ai popoli del Meridione. A tal proposito suggerisco la lettura di 2 importanti testi:
1) G. Di Fiore: Contro storia dell’unità d’Italia (Fatti e misfatti del Risorgimento) –Ed. Rizzoli;
2) G. Di Bari: Il governo ombra mondiale (lo Stato della Malavita) – Ed. Albatros
Gian Paolo Marcialis
il dispiacere e per la mancanza della banda musicale ,probabilmente non gli e ancora arrivata il contributo.”onore hai caduti”
Mi sono a lungo trattenuto dal commentare questi articoli ma man mano che andiamo avanti si va sempre più fuori luogo: carissimo signor Marcialis ci sta benissimo una critica alla volontà di posticipare la giornata del 4 novembre al 10, anche se in ogni caso celebrata al 10 di Novembre sarebbe stata magari un’evenienza più partecipata, ma è assolutamente pretenziosa la critica che muove ai ragazzi del liceo. Ora, le persone che per tali manifestazioni seguono questi ragazzi hanno un profilo professionale ed una preparazione storica senza dubbio maggiori rispetti a chi, senza alcun offesa, è soltanto un docente in pensione della scuola elementare, che modestamente si cimenta a scrivere e che non può esprimere che proprie opinioni e non constatazioni come quelle fatte qui sulla massoneria, poiché per queste occorrono ricerche e lunghi lavori su documenti che dovrebbe accompagnare alle sue affermazioni, altrimenti senza alcun valore.
Infatti i testi che Lei suggerisce sono sue letture e non può raccordarle al suo pensiero così come capita. Cari signori di villacidro.info, il giornalismo è una cosa seria, serissima! Meglio qualche articolo in meno piuttosto che parecchi articoli “fuorvianti” di chiarissima impronta sempre della medesima penna. Può sembrare che io esageri ma non è così, infatti l’unica cosa su cui si sofferma “l’articolo” è il discorso dei liceali; tutto il resto è soltanto una scaletta della giornata che di vera notizia non riporta assolutamente nulla, o meglio chi abbia parlato non interessa molto, interesserebbe forse di più cosa è stato detto, l’unica cosa riportata non precisa assolutamente nulla, poiché il definire retorico un discorso deve spettare al lettore e non al giornalista che non accenna minimamente a cosa sia stato detto.
smettiamola per favore con l´ipocrisia…l´assenza di questi,l´assenza di quelli…certe manifestazioni hanno un senso profondo e spirituale aldilá della presenza della banda per esempio…che fornisce un semplice servizio sotto commissione e a pagamento…o delle scoraresche che in genere vanno li con la sola idea e felicitä di perdere un giorno di lezione….ONORE AI CADUTI:::SPERANDO NON CE NE SIANO ALTRI::::
CONCORDO TRA L´ALTRO IL COMMENTO CONTRO LA PRESUNZIONE DEL SIGNOR MARCIALIS:::
MAI DICO MAI vista una commemorazione del 4 novembre cosi.Ma non per la mancanza della banda, che al giorno d´oggi in tante occasioni manca ma per la COMPLETA assenza di gente o di scolaresche veramente oprimente
Ovviamente gli anonimi che non hanno il coraggio di presentarsi sono sempre persone di poco conto, che si sentono liberi di sputare tutte le falsità possibili senza avere nessuna prova certa.
Ma si sa che questi miseri personaggi vivono e si sentono importanti sparlando degli altri. Magari se si guardassero allo specchio si accorgerebbero che la loro meschinità è l’emblema della loro vita.
Quale prova ha l’esimio interlocutore di affermare che la Banda viene pagata per il servizio del 4 novembre? se c’è la porti fuori, perché così scopriremmo di avere dei crediti esigibili.
Per sua informazione l’ Associazione quando riceve contributi, a qualsiasi titolo, rilascia regolare ricevuta che viene registrata nel registro delle entrate. Non so se l’anonimo può dire lo stesso.
La Banda ha presenziato sempre a questa e ad altre manifestazioni pubbliche a titolo gratuito accollandosi ovviamente la spesa del Direttore. Essa ha sempre reso “onore ai Caduti” con umiltà e dignità. Chi ha scritto faccia lo stesso senza lanciare insulti e dimostri, presentandosi, il coraggio delle proprie opinioni.
La mancata partecipazione è dovuta, purtroppo, alla scelta fatta di celebrare la ricorrenza in giornata lavorativa e di scuola. La Banda è fatta da amatori che studiano e lavorano, a Villacidro e fuori, e che non possono permettersi di prendere un giorno per una cerimonia seppure importante, che però, da quando non è più Festa Nazionale, si è sempre celebrata di domenica per permettere la più ampia partecipazione.
Bastava, inoltre, che l’informatissimo interlocutore si fosse letto qualche giornale o ascoltato qualche telegiornale (sempre se è in grado di leggere, ascoltare e capire) e avrebbe constatato che in tantissimi Comuni e Caserme la ricorrenza è stata celebrata la domenica 3 novembre e che in altri Comuni sarà celebrata domenica 10 novembre.
distinti saluti
per la Banda Musicale S. Cecilia
Concetta Vacca
Buon giorno!!
Leggo le varie informazioni e commenti sul servizio del
” 4 novembre ” svolto Lunedì mattina a Villacidro.
Purtroppo non è la prima volta che qualche mal informato (chiamiamoli così), si attira delle attenzioni, scrivendo e sparlando in modo inutile sull’Operato che le Associazioni del Paese regalano con il loro Tempo e con la loro Professionalità.
L’obbiettivo di queste realtà è provare a valorizzare le Persone che ne fanno parte, costruendo, educando e coltivando abilità sane, che poi , con soddisfazione proveranno con il loro servizio a rendere il nostro ambiente più “Sereno” (visto il periodo di difficoltà che tutti attraversiamo).
E’ triste dover difendere queste Associazioni alle volte con il Silenzio alle volte anche con alcune righe, da certe offese gratuite.
Purtroppo, alcuni credono ancora che, con le ” varie oscillazioni della bacchetta magica o con le formulette incantatorie”, quelle dette o scritte senza interesse e senza sapere , possono Abbellire ciò che si ha attorno,Mah ! .
hanno invece, solo l’intento di non far annoiare chi le scrive, ma purtroppo annoiano Noi che le leggiamo.
Il Direttore Artistico dell’Associazione “S.Cecilia” di Villacidro.
che la banda venga pagata ai servizi mi pare cosa certa e ovvia (giusta tra l´altro) se poi proprio quello dei caduti in guerra venga fatto gratis ok…mea culpa per il “terribile sbaglio” che peró non giustifica la rabbia con cui si esprime la signora Concetta Vacca e il signor Marco….nessuno accusa la banda di …falso in bilancio…analfabetismo….meschinitá…e di essere un´associazione di miserabili…
altra cosa:
il punto era…non conta chi manca a una solenne cerimonia…ma che si faccia con lo spirito giusto….
banda e scolaresche erano esempi fatti per ricollagarsi a ció che si poteva leggere nei precedenti post…
e in ogni caso era un semplice parere personale…niente di offensivo…per chi sa leggere…chiunque puó benissimo valutare da se quanto ho appena detto…