Con i fondi Pdl comprati 90 maialetti

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CAGLIARI. Gli spettri di novanta maialetti si aggirano minacciosi attorno all’inchiesta sui fondi ai gruppi politici regionali: secondo il pm Marco Cocco potrebbero essere finiti arrosto in sei convegni su temi medico-sportivi e sull’obesità organizzati dal consigliere regionale Sisinnio Piras nel centro fitness Azzurra 2000, titolare la moglie Marisa Orrù.

A metterli a disposizione degli invitati, quindici porcetti per volta, è stata l’azienda agricola dell’onorevole di Villacidro, come risulta dai registri. Ma a pagarli è stato il gruppo del Pdl, che ha sborsato una cifra complessiva vicina ai 24 mila euro. C’è però un grosso punto interrogativo che riguarda i piccoli e sfortunati suini, un sospetto sul quale carabinieri e guardia di finanza stanno lavorando in queste ore: quei convegni con buffet a base di carne di maiale si sono svolti davvero? Oppure si tratta soltanto di un’invenzione di Piras per mascherare spese incompatibili con la destinazione dei fondi pubblici ai gruppi politici? Il dubbio, espresso implicitamente dal pm Cocco nel corso dell’udienza di ieri mattina davanti al tribunale del riesame, è legato a diversi aspetti.

Le sedie da casa. Prima di tutto il fatto che dei convegni non sembra esserci traccia, malgrado risalgano ad appena tre anni fa. Poi le attrezzature di accoglienza. Risulta che ad ogni appuntamento abbiano partecipato circa trecento persone, ma quando la polizia giudiziaria ha chiesto dove si trovassero le sedie usate in quei giorni, tra gennaio e aprile del 2010, la risposta è stata sconcertante: «Se le portavano da casa». Come si faceva un tempo, ai cinema all’aperto. Dunque lo scenario sarebbe questo: relatori che parlano di obesità, diete, attività motoria utili alla salute, trecento convegnisti stipati in una palestra, ciascuno col suo seggiolino pieghevole o magari la sedia impagliata presa dalla cucina di casa. Infine il buffet: una quindicina di maialini made in Sisinnio Piras farm, considerati evidentemente compatibili coi regimi alimentari trattati durante i lavori. Scenario tutto da valutare, così come la posizione del consigliere Piras, attualmente indagato per peculato. (Mauro Lissia)

Articolo tratto parzialmente da La Nuova Sardegna  (Per la versione integrale cliccare sul link)

12 COMMENTI

  1. é sconcertante che non ci sia neanche un commento fosse capitato ad altri sarebbero già stati lapidati e messi alla gogna, ma evidentemente ad una parte politica è consentito tutto….o forse chi scrive in questo blog e fra quelli che si è portato la sedietta da casa! Che bello spettacolo di mediocrità

    • avrà usato i nostri soldi per farsi anche la facciata di casa nuova dall’impresa più famosa di villacidro ? non voglio mettermi contro chi lavora anche se un lavoro vero non può averlo ma se un politico mi ruba i soldi e veramente ……. un uomo alla frutta .. furoiiiiiiiii

  2. Rammentiamo che ognuno è responsabili dei commenti che posta e, qualora qualcuno scegliesse di rivolgersi alle autorità giudiziarie per essere tutelato a seguito di un commento offensivo, potreste essere chiamati a rispondere per reati di ingiuria e diffamazione. Il fatto di scrivere utilizzando un nickname non implica l’assoluto anonimato (in parole povere gli amministratori del sito, i moderatori, e i lettori non possono conoscere l’identità di chi commenta mentre le autorità giudiziarie possono risalire all’autore del commento). Rinnoviamo dunque l’invito a moderare i termini e riflettere attentamente prima di insultare qualsiasi personaggio pubblico, persona privata, azienda o categoria.

  3. li dovrebbero condannare a lavori socialmente utili e cioè pulire le strade del paese cosi tutti possono vederli di che faccia son fatti. VERGONA per chi li ha votati loro hanno solo faccia tosta e tanta presunzione , al bar si sente ancor dire “lei non sà chi sono io?”

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