L’ippodromo di Villacidro all’interno di un consorzio ippico regionale.
Il galoppo sardo dà una prima risposta all’appello dell’assessore Prato e mette le mani avanti con l’Unire: «Stiamo lavorando per creare un fronte unito – anticipano i rappresentanti dei 4 ippodromi isolani – in modo da dare più forza alle richieste del mondo dell’ippica». Il tentativo segna una svolta nel mondo del galoppo che sembra deciso a superare rivalità e rancori per far fronte comune contro una crisi che rischia di mettere in ginocchio il settore. Il primo passo è stato fatto in occasione dell’ultima giornata della riunione di corse a Chilivani. I rappresentanti degli ippodromi di Chilivani, Sassari, Villacidro e Cagliari si sono incontrati e hanno gettato le basi per costituire un’organizzazione che, in forma associata e coordinata, rappresenti e porti avanti le richieste dei quattro impianti isolani. «La creazione di una sorta di consorzio – hanno spiegato i promotori dell’iniziativa – consentirà di avere una forza maggiore ed un maggiore ascolto all’interno dell’Unire che sarà costretto ad affrontare un discorso complessivo di calendario in Sardegna e non più un discorso limitato a ciascun ippodromo. Il forte taglio subito negli ultimi anni dal settore ha dimostrato che le singole richieste degli ippodromi sardi non hanno peso e le ragioni addotte non sono prese in considerazione quando ci si confronta con altri ippodromi nazionali che hanno tutt’altro peso politico». Formalizzare un’associazione tra gli ippodromi sardi legittimerebbe la richiesta di un maggior numero di giornate di corse nell’isola. Un’idea già sposata dall’amministrazione regionale perchè il comparto del cavallo da corsa, ridotto a sole 30 giornate, è ormai asfittico e denota segni di disimpegno dall’allevamento che, in mancanza di un’inversione di rotta, rischia di determinare un vero e proprio tracollo. «Non è possibile che una struttura importante e moderna come Villacidro sia ancora al palo – ha detto Pasquale Ittiresu, uno dei responsabili della Società ippica sassarese. Occorre rendersi conto che sono stati investiti denari pubblici per la sua realizzazione e che il suo inserimento in calendario con una dotazione adeguata di giornate di corsa, rappresenterebbe un beneficio ed una crescita per tutta la filiera ippica sarda». «La realizzazione di un consorzio è sicuramente la soluzione ideale – ha continuato il dottor Oppes, rappresentante nell’ippodromo di Cagliari – per dare forza alla richiesta di incremento delle giornate per la Sardegna, per migliorare la qualità dei servizi proposti e ottenere interessanti economie di scala». Anche Franco Sionis, per l’ippdromo di Chilivani, si è detto convinto che solo unendo le forze l’isola riuscirà a farsi sentire oltre Tirreno. « Soltanto presentandosi all’Unire con un programma condiviso e sostenuto da tutti e quattro gli ippodromi – ha detto – si potrà chiedere una riconsiderazione delle esigenze ippiche della Sardegna».
Fonte: www.lanuovsardegna.it — 09 dicembre 2010