Entrata in servizio il 21 giugno 1915, il capolinea di Villacidro era collegato a quello di Isili con i binari a scartamento ridotto.
Sono passati cento anni da quel 21 giugno in cui Villacidro si dotava di una moderna, per l’epoca, stazione ferroviaria con annesso scalo merci. La linea FCS (Ferrovie Complementari Sarde) partiva da Isili raggiungendo prima la stazione di Sarcidano, dove incrociava i binari delle SFSS (strade Ferrate Secondarie Sarde), per discendere poi a Nuragus, Barumini, sino a Villamar, in cui si affiancavano i binari FCS provenienti da ALES, e poi verso Sanluri, passando prima per Furtei. Superato Sanluri i convogli stazionavano a Sanluri Reali (oggi Sanluri Stato) in cui si poteva fare scalo per salire sui convogli delle Ferrovie Reali(oggi FS) per raggiungere Cagliari o proseguire sino al capolinea di Villacidro. La tratta fu soppressa il 1° luglio 1956 e i binari furono smantellati completamente dopo soli 41 anni di servizio. Al suo posto fu istituito l’autoservizio con i pullman FdS (oggi incorporata dall’ARST).
Oggi a Villacidro, di quella importante infrastruttura, restano i caseggiati della biglietteria e della sala d’attesa, il magazzino, la casa del custode (rudere) e il deposito delle locomotive riconvertito in deposito autobus. Fuori dal centro abitato sono presenti ancora i ruderi dei caselli N° 41(via Manzoni), N° 39(loc. Corte Margiani), N° 38(loc. Grandessa) e N° 37(loc. Sa Carroccia). (A. S.)