Vasta operazione dell’Enel contro i furti di energia elettrica.
VILLACIDRO. Blitz dei tecnici dell’Enel per un presunto furto di energia elettrica in una struttura ricettiva che ospitava dei profughi africani e in un bar della via Nazionale. E’ accaduto l’altro ieri in tarda mattina, quando le tute blu del servizio elettrico nazionale hanno preso provvedimenti contro un presunto furto di energia elettrica, staccando e portando via il contatore a due distinte strutture commerciali. Il primo distacco è avvenuto in una struttura ricettiva nella via Marinotti, dove venivano ospitati, su disposizione della prefettura di Cagliari, i profughi africani sbarcati nelle scorse settimane sulle coste della Sardegna. L’Enel avrebbe denunciato il fatto alla Procura, ma rimane il mistero di chi potrebbe aver commesso il presunto reato per una serie di avvicendamenti di alcune società che hanno gestito la struttura ricettiva in questi ultimi mesi. Chiusura totale della società, con sede legale a Vallermosa a cui erano stati affidati i profughi, e poca voglia di parlare con i giornalisti, respinti senza mezze parole. Nella mattinata di ieri abbiamo ricevuto anche la telefonata di Gigi Murgia (ex Presidente del Consorzio Industriale) attuale proprietario dell’albergo di via Marinotti, il quale si dichiara “completamente estraneo alla vicenda e di non sapere nulla di questo distacco”. Ricontattato svariate volte al suo cellulare, non ha mai risposto. La stessa Prefettura fa sapere che è stata informata tardivamente sulla questione e solamente ieri mattina ha disposto il trasferimento dei profughi al CAR di Elmas (centro di accoglienza presso l’aeroporto militare). Intanto gli uffici della prefettura stanno verificando i termini della convenzione con i privati per accertare eventuali responsabilità di parte, con la possibilità che venga annullata la convenzione.
Un altro presunto abuso è stato scoperto anche in un bar della via Nazionale, ma il proprietario, raggiunto telefonicamente, parla di “una dispersione di corrente nel locale”, ma nel suo racconto afferma anche: “Ho contattato l’Enel chiedendogli di staccare il contattore per evitare pericoli”. Ma è possibile che per una dispersione di corrente si debba portare via il contatore? Non basterebbe staccare l’interruttore e/o l’energia elettrica? E poi, perché chiudere il locale per tutti questi giorni? Domande, queste, che non tarderanno ad avere una risposta dalle indagini della Procura della Repubblica di Cagliari.
Mah chissà qualcuno faceva parte del consorzio industriale,sono solo coincidenze?
E’anche vero che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi,insomma immondezza dappertutto.
Non si capisce perchè nel primo caso si fa ripetutamente riferimento al fatto che in quella strutture fossero ospitati dei profughi africani. Che cosa c’entra questo particolare rispetto al presunto furto di energia elettrica?Nulla.
Nel secondo caso si parla genericamente di un bar di via nazionale, senza specificare quale visto che ce ne sono tanti in quella via…
Ecco quindi che ancora una volta questo blog si distingue per lo strano modo di pubblicare le notizie:la prima struttura accusata di furto di energia elettrica è indicata chiaramente, mentre nel secondo caso il bar sotto accusa viene tenuto sotto anonimato.
Perchè questa diversità di trattamento?