“Un’ora e venti minuti non bastano per un passaggio di proprietà”

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VILLACIDRO. L’Unità Territoriale ACI del Medio Campidano non funziona? L’utente è costretto a pagare il servizio alla delegazione dell’Automobile Club Provinciale. E’ solo l’ultimo esempio di ‘malaburocrazia’, denunciato da uno dei protagonisti dell’onerosa carambola tra uffici, Giovanni Soro, Agronomo del Comune di Villacidro.

E’ storia recente: nel gennaio scorso il proprietario di una vettura, intenzionato a vendere, e il suo acquirente si rivolgono agli uffici dell’ACI, presso il Centro Servizi del Consorzio Industriale, lungo la strada che collega San Gavino Monreale a Villacidro, per perfezionare il passaggio di proprietà. La macchina è munita del CDPD (Certificato di Proprietà Digitale). Gli utenti si presentano allo sportello STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) di Villacidro, muniti della documentazione necessaria. E comincia qui la piccola odissea. L’impiegata si rifiuta di completare la pratica perché sostiene di avere poco tempo a disposizione per mettere a punto l’operazione, prima della chiusura degli uffici. Un’ora e venti minuti non sarebbero dunque sufficienti per garantire il servizio. Il proprietario dell’auto (che arriva da Sassari) e l’acquirente (di Villaperuccio) decidono perciò di rivolgersi ad una delegazione dell’Automobile Club Provinciale/Studi di consulenza della provincia, tra quelle elencate nel sito internet dell’Unità Territoriale ACI del Medio Campidano. In mezz’ora la pratica viene espletata: il passaggio di proprietà viene perfezionato e l’acquirente si accolla la tariffa del servizio di intermediazione. Morale della favola: i contribuenti pagano per un servizio, che – nel caso specifico – si è rivelato doppiamente oneroso. Una lettera di richiesta di chiarimenti è stata recapitata all’ACI Presidenza e Servizio Gestione PRA.

Stefania De Michele

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