Politica, amministrare ai tempi di Whatsapp: “Si dovrebbe riprendere a dialogare con tutti”

Politici dal dito frenetico, provano ad amministrare rinchiusi nei propri uffici inviando messaggi.

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La Sindaca di Roma, Virginia Raggi, politicamente, ci sta riservando innumerevoli sorprese. Le ultime vicende delle intercettazioni sui maggiori servizi di messaggistica come Whatsapp e Telegram, hanno lasciato con l’amaro in bocca i cittadini che hanno deciso di farla accomodare nella poltrona riservata al sindaco di Roma. Tralasciando la “sfortunata” Virginia, una riflessione più in generale andrebbe fatta su come i politici stiano comunicando con i propri concittadini. Da quando gli smartphone sono diventati uno strumento quasi indispensabile per potersi informare, il rapporto umano è diventato pressoché assente, senza contare che i danni alla buona e sana riservatezza, iniziano a farsi sentire. Se prendiamo come esempio i numerosissimi gruppi creati su Whatsapp, ci rendiamo subito conto che questi non sono altro che un enorme guazzabuglio, dove le conversazioni diventano potenzialmente accessibili a chiunque, infatti un semplice screenshot potrebbe mettere alla “gogna” chi ha deciso di osare nell’esprimersi troppo vivacemente, ma anche chi ha condiviso informazioni riservate e opinioni che si pensavano potessero rimane circoscritte nell’ambito del gruppo. È proprio quest’ultimo punto ad impensierire maggiormente chi ha lasciato tracce indelebili al suo passaggio. Troppo tardi, il danno è fatto. La domanda è d’obbligo: perché i politici evitano di parlare al telefono per paura di essere intercettati e preferiscono sprecare del tempo prezioso a scrivere lunghi e odiosi sms privi di qualsiasi personalità, se non hanno nulla da nascondere? Purtroppo molti politici non si rendono conto della propria incapacità a rendere partecipe il popolo del proprio operato. Sicuramente non basta una semplice frase sul proprio profilo Facebook per assolvere a questo grande dovere: la trasparenza. Il blogger Paulo Coelho afferma che “possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano”. Forse si dovrebbe riprendere a dialogare maggiormente con tutti, ed evitare inutili perdite di tempo che potrebbero portare, inevitabilmente a rendersi conto, troppo tardi, che non erano gli altri incapaci a governare. (gld)

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