Milioni di litri d’acqua preziosa gettati in mare, mentre dal cielo non cade una goccia. Da una settimana una grossa perdita sulla condotta principale, che proviene dal lago di Monti Mannu, invece che irrigare le campagne sta provocando un’insolita piena del rio Fluminera.
Nel punto in cui la Bia Tressargia incrocia il torrente, nella località di Nuraxi, sulla tubatura del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale si è aperta una falla. L’acqua zampilla a pressione verso il cielo e si riversa nel letto del rio, come dimostrano le immagini girate dopo le segnalazioni dei contadini.
Una coreografia che ha ridato smalto alla Fluminera, mentre l’estate si avvicina a larghi passi, assieme ad una probabile restrizione nella distribuzione dell’acqua.
La stagione fresca è stata avara di piogge e l’invaso sul Leni non è al massimo. Come se non bastassero le bizzarrie del tempo, questa ed altre perdite rubano nutrimento alle coltivazioni e agli usi civili ed industriali.
È il paradosso di una gestione assurda della rete irrigua, che chiude un occhio e pure l’altro di fronte ai buchi che periodicamente si aprono nei tubi del Consorzio di Bonifica. L’unica cosa che non diminuisce sono le bollette a carico degli agricoltori, compresi quelli che non usufruiscono di un solo bicchiere d’acqua. Su tutti gravano infatti i costi del miglioramento fondiario e della manutenzione.
Ora, se il vocabolario non è un’opinione, nella cosiddetta manutenzione dovrebbe rientrare anche la pronta riparazione delle perdite. Altrimenti tanto vale chiamarla disfunzione, e addebitare i costi di questo malfunzionamento a chi sta trascurando la soluzione dei problemi.
Simone Nonnis
Solo nella Repubblica delle banane succedono queste cose mi fa tanta rabbia, ho speso un sacco di soldi per montare un impianto di irrigazione per tre ettari di agrumeto a risparmio idrico il consorzio mi dice che ho diritto a 18mila metri cubi di acqua per tre ettari di agrumeto ma grazie al mio impianto io ne consumi solo seimila,ma al consorzio non gli frega niente visto che si paga a ettaro e non a consumo risultato? ,sto pagando l’acqua a peso d’oro perché l’ importo in bolletta può solo aumentare è mai diminuire. Invece di incentivare al risparmio idrico il consorzio incentiva lo sprecco ,ma la volontà di cambiare in meglio in questi apparati non c’è vige la legge dell’incompetenza è del menefreghismo più totale sono solo aziende in perenne fallimento che gravano sulle tasche dei contribuenti ma si sa in Italia funziona così in fondo è una Repubblica,si la Repubblica delle banane.