VILLACIDRO. Un giorno Renzo, il promesso sposo di Lucia, si reca dall’avvocato Azzeccagarbugli per avere consigli su come riuscire a sposarla, gli porta in dono quattro capponi che tiene stretti per le zampe, a testa in giù e, “Lascio poi pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe, a capo all’in giù, nella mano d’un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. Ora stendeva il braccio per collera, ora l’alzava per disperazione, ora lo dibatteva in aria, come per minaccia, e, in tutti i modi, dava loro di fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura.” (A. Manzoni, I Promessi Sposi)
Fare come i capponi di Renzo non è solo dannoso, è decisamente stupido.
I cittadini di Via Della Libertà sono anch’essi compagni di sventura, visti i tanti problemi: la strada stretta, l’assenza di spazio per parcheggiare, il dissesto stradale, la mancanza di sbocco, mancanza di protezione contro il pericolo incendi. Come i polli di Renzo non riescono a fare causa comune per trovare delle soluzioni. Qualcuno vilmente “risolve” il problema a modo suo.
Questo specchietto non si è frantumato per l’eccessiva velocità, nemmeno a causa dei sobbalzi, è stato uno dei polli di Renzo… qualche giorno fa in Via Della Libertà. (A.M.)