“Un’amministrazione illuminata, chiamata a risolvere una problematica che coinvolge i cacciatori, potrebbe mettere in campo tante iniziative meno una: imporre una nuova tassa”. Modesto Fenu, esponente del Partito dei Sardi, interviene sulla “guerra” scoppiata tra le doppiette villacidresi e l’amministrazione comunale per l’inserimento del balzello di 5 euro pere il rilascio del solo foglio venatorio (la cosiddetta foglina) e 7 euro nel caso si dovesse abbinare il libretto. Una decisione che ha mandato su tutte le furie gli amanti della doppietta: “Vogliono ripianare il bilancio comunale spremendo noi e questo non va bene”. A loro fianco si schiera il Partito dei Sardi, da sempre attento alle questioni sull’attività venatoria. “In Consiglio regionale – sottolinea Fenu – ci sono alcune mie proposte di legge, condivise pienamente dal Partito, con l’obbiettivo di valorizzare la presenza dei cacciatori nel territorio”. Fenu si sofferma sulle posizioni differenti che le amministrazioni comunali assumono nel momento in cui le casse del Municipio soffrono. “Davanti a una scelta difficile, come quella di tartassare i cacciatori, un sindaco illuminato cosa avrebbe potuto fare? Organizzare un servizio di presidio del territorio, affidandolo ai cacciatori. Una scelta di sicuro più intelligente. Oppure invitare le doppiette a presentare progetti per il ripopolamento della fauna, per migliorare l’ambiente e il territorio. Una forma di collaborazione attiva, in cambio della tassa sulla foglina. Non è una questione di quantità, è una questione di equità e di giustizia nel riconoscere il ruolo di queste persone nel territorio. Il sindaco non illuminato che fa? Svuota le tasche dei cittadini. Dall’oggi al domani. Senza alcun preavviso”. L’esponente del Partito dei Sardi rincara la dose. “Ai cacciatori si chiede di spendete di tasca per contrastare la peste suina e per l’orda delle cornacchie che stanno facendo una marea di danni. La ricompensa? Datemi 7 euro per il via libera a imbracciare il fucile. Un’ingiustizia sociale, a prescindere dal fatto che gli amministratori si ritrovino nella condizione di dover recuperare fondi. È il principio che si condanna: si è fatto dell’attività venatoria un tabù. Smettiamola. Cominciamo a ragionare in modo serio di fauna selvatica, di territorio e di caccia. Un vantaggio per il territorio, un vantaggio per i Comuni, un vantaggio per l’economia sarda”.
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che peccato …. bravo FENU , ma chiederei al partito dei sardi di Villacidro come mai sostengono questa tassa .