“In Sardegna scaricano bombe e missili, per gli interventi antincendio gli elicotteri di Decimomannu vengono, invece, trasferiti in Sicilia. Siamo dinanzi all’ennesimo gravissimo schiaffo che il ministro della difesa Pinotti infligge alla Sardegna con la scandalosa decisione di schierare il potentissimo elicottero HH-212 dell’80° Centro CSAR di Decimomannu, equipaggiato con una speciale benna in grado di caricare circa 700 litri di acqua, presso la base aerea di Trapani Birgi. Lo comunica la stessa Difesa con un comunicato di poco fa con il quale fa sapere che l’elicottero di stanza in Sardegna da qualche settimana ora è in Sicilia “in prontezza con equipaggi specializzati in attività antincendio”. Che la Pinotti fosse senza pudore lo si sapeva ma che arrivasse a dispiegare gli elicotteri dislocati in Sardegna in un’altra regione era difficile da immaginare. E’ semplicemente scandaloso che tutto questo avvenga con il vergognoso silenzio della Regione che non solo non ha contrastato questa decisione ma continua a subire supinamente ogni unilaterale decisione della Difesa sulla Sardegna. Del resto da un ministro che continua a bombardare la Sardegna senza alcuna autorizzazione regionale non ci si poteva attendere che chiedesse il permesso per traslocare un mezzo antincendio dalla Sardegna alla Sicilia. Il comunicato dell’Aeronautica lascia interdetti: con l’elicottero “sardo” ad oggi effettuate circa 60 ore di volo, per un totale di oltre 170 sganci, nell’ambito del dispositivo della Difesa in supporto alla Protezione Civile per la lotta agli incendi. Da metà luglio gli elicotteri dell’Aeronautica Militare stanno operando in Sicilia nell’ambito del dispositivo della Difesa in supporto alla Protezione Civile per la lotta agli incendi”.
Lo ha denunciato poco fa il deputato di Unidos Mauro Pili che ha condannato la decisione della Difesa e stigmatizzato il silenzio vergognoso della Regione.
“In particolare, – è scritto nel comunicato – un elicottero HH-212 dell’80° Centro CSAR (Combat Search and Rescue) di Decimomannu (Cagliari), equipaggiato con una speciale benna in grado di caricare circa 700 litri di acqua, è schierato presso la base aerea di Trapani Birgi in prontezza con equipaggi specializzati in attività antincendio. Finora sono circa 60 le ore di volo effettuate, per un totale di oltre 170 sganci e più di 120.000 litri d’acqua riversati sulle zone colpite dai roghi. Gli assetti dell’Aeronautica Militare sono intervenuti praticamente ogni giorno nelle ultime settimane”.
Nel pomposo comunicato della Difesa si arriva a sottolineare che “l’antincendio è una della capacità duali che l’Aeronautica Militare, in concorso con le altre Forze Armate, mette quotidianamente a disposizione della collettività nei casi di pubblica utilità o in occasione di calamità, operando in questo caso in stretta sinergia e a supporto delle diverse agenzie e corpi dello Stato impegnati nei soccorsi a terra e in volo”.
“Siamo dinanzi alla più evidente ingratitudine verso una regione che subisce per 10 mesi all’anno le esercitazioni militari più devastanti e, invece, quando c’è bisogno dell’intervento civile si vede portar via anche quel minimo di apporto alla lotta agli incendi. Un atto di una gravità inaudita che va condannato e denunciato. Uno Stato – ha concluso Pili – che continua a devastare la Sardegna abbandonandola al suo destino anche quando si tratta di protezione civile. Tutto questo con il vergognoso silenzio della Regione e dei suoi accoliti di palazzo”.
In riferimento all’attività antincendio in Sicilia vi faccio presente che la Regione Sicilia ha chiesto l’aiuto alla difesa.
Perché non l’ha fatto anche la Regione Sardegna?