EDITORIALE. Discussioni da bar e toni alti hanno accompagnato la seduta del Consiglio comunale di ieri sera, durata oltre 6 ore. Al centro dell’attenzione la costruzione del nuovo eco centro presso il cantiere comunale. Scelta, questa, non condivisa da oltre 1300 cittadini firmatari di una petizione. Brutto, bruttissimo esempio di come, ancora una volta, chi amministra anziché dare il buon esempio, fomenterebbe i cittadini costringendoli ad adottare azioni di protesta clamorose. Il Sindaco Marta Cabriolu non è riuscita a garantire l’ordine tra i consiglieri e il pubblico e in più di un’occasione ha dovuto ricorrere a quanto in suo potere, facendo allontanare alcuni cittadini dalla Polizia Locale per le proteste accese e mancanza di rispetto (reciproco?) nei confronti della Giunta. Una scena dal gusto amaro e di come l’agognato confronto sia mancato terribilmente. L’intervento della consigliera Sara Loru non sarà dimenticato facilmente: con microfono in mano si alza per andare a chiedere un parere al segretario comunale sull’odore dell’eco centro di Villasimius. Chissà cosa direbbe il padre Raffale Loru ex Assessore della Giunta Fanni.
La mancanza di rispetto dell’assessore Gessica Pittau si è manifestato volendo intervenire a tutti i costi e interrompendo qualsiasi persona sia intervenuta, atteggiamento che ha probabilmente creato i danni maggiori di tutta la seduta: interrompere e ridere in faccia a chi sta intervenendo è ormai un suo usuale comportamento, che le telecamere in questi ultimi due anni hanno documentato abbondantemente. Spesso detta lei (Pittau) le regole al primo cittadino (cosi si vedrebbe dalle telecamere) e a tutti i suoi colleghi, quasi come per voler esercitare la mancanza di quel potere che la spirata candidatura a sindaco le ha negato. Eppure, sarebbe interessante vedere una seduta gestita completamente dal primo cittadino senza i “suggerimenti” dell’assessore al Bilancio. Probabilmente l’ordine in sala e tutta la maggioranza ne trarrebbero vantaggio. Alcuni consiglieri di minoranza ottengono la sospensione della seduta per far intervenire i cittadini presenti, ma alla fine non gradiscono la proposta “Non siamo preparati, vogliamo un altro consiglio”. A fine serata arriva la sospensione del punto all’ordine del giorno a data da destinarsi e il sindaco può godersi l’applauso dei cittadini. L’improvvisazione al potere: non si poteva evitare questa brutta pagina e pronunciarsi subito sulla sospensione?
Gianluigi Deidda