IL COMMENTO. Oggi si prospetta un’altra seduta movimentata in Consiglio comunale, quando all’ordine del giorno si discuterà della concessione di un lastrico solare pubblico alla società Gruppo Isa. Lo scopo è l’installazione degli impianti di condizionamento e di refrigerazione per i locali della ex Standa, rilevati successivamente dalla famiglia Follesa e acquistati all’asta dalla società Gruppo Isa non molto tempo fa.
Non avendo altro spazio a disposizione a quest’ultima non è restato altro che tentare la strada della concessione trentennale sul lastrico solare di proprietà del Comune, una terrazza contigua alla nuova biblioteca, da essa accessibile e pare dedicata a diventare uno spazio di lettura e di eventi all’aperto. Una terrazza di valore perciò, per la posizione centrale, la vista panoramica e la connessione con la biblioteca. Per queste ragioni la cifra stabilita, di appena 10.000 euro per trent’anni, appare quantomeno irrisoria, tenuto conto del valore insito dell’autorizzazione e del reale impatto della struttura da realizzare.
Il locale commerciale acquistato dal Gruppo Isa, avrebbe lo stesso valore senza la concessione della terrazza della biblioteca del Comune di Villacidro?
La mossa dell’amministrazione comunale potrebbe essere destinata a creare non pochi malumori in una comunità già irritata dalla recente chiusura della casa dell’anziano, dall’abbattimento dell’ex carcere di fine ‘700 e dal maldestro tentativo di realizzare un ecocentro nella periferia del paese. Ancora una volta con decisioni d’imperio e a dispetto delle promesse elettorali, si escludono i cittadini da importanti processi decisionali, con rinunce di rilievo a cambio di nulla.
Fa quasi sorridere la valutazione economica della concessione, calcolata “secondo valore di mercato”. Infatti, benché lo spazio occupato dai gruppi di condizionamento e refrigerazione sia di soli 56 metri quadri, a essere interessato è l’intero edificio. La valutazione quindi dovrebbe tener conto di altri fattori, non tanto della mera occupazione di superficie quanto delle ripercussioni complessive. Il posizionamento del modulo, come si evince dalle immagini, è sull’angolo più ampio della terrazza e non su uno marginale, compromettendone così la fruibilità. Ad aggravare la situazione contribuiranno poi il disturbo estetico e sonoro. Altra nota, nella delibera non si parla di scale esterne d’accesso per gli addetti gli impianti, sottintendendo con ciò la concessione del passaggio dalle scale pubbliche e quindi dalla biblioteca.
È tutto legale? Sono necessarie autorizzazioni? Chi, e a che titolo, potrà transitare dentro e fuori dell’orario di apertura della biblioteca? Trattandosi di impianti di refrigerazione e condizionamento, gli addetti dovranno potervi accedere in qualunque momento e per qualsiasi ragione al fine di effettuare ogni tipo di operazione necessaria, incluso smontaggio e messa a terra dei gruppi; questo significa arrecare disturbo nel caso in cui degli utenti dovessero essere presenti nell’edificio o nel terrazzo.
Nel progetto della biblioteca, inoltre, risulta che il lastrico dovesse essere allestito di gazebo per la lettura e lo svolgimento di attività all’aperto: come si concilia con l’ingombro e il rumore dei gruppi? Perché i villacidresi non sono stati informati e coinvolti in questa vicenda? Si sono interessati sindaca e giunta a conoscerne il parere? Appuntamento oggi alle ore 16 in aula consiliare, orario permettendo, chiaramente, già che la discussione è posta all’undicesimo punto dell’ordine del giorno in una lunga e faticosa serata densa di argomenti, compreso il bilancio. Se ne parlerà quindi, se tutto andrà bene, verso la mezzanotte con i sopravvissuti oramai esausti. Sarà un caso?
ANTONIO MUSCAS